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Questo articolo è stato pubblicato il 04 luglio 2013 alle ore 17:31.
L'ultima modifica è del 04 luglio 2013 alle ore 16:56.

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Lo stop dell'Fmi alla cancellazione dell'Imu sulla prima casa. Letta: confermo superamento attuale regime

Il ministro Saccomanni ha commentato le indicazioni del Fmi relative alla ripresa economica italiana «tra fine 2013 e inizio 2014». «L'Fmi ha riconosciuto i progressi dell'Italia su conti pubblici e misure anticrisi - ha detto Saccomanni -. Ha riconosciuto che il sistema ha retto bene all'impatto della crisi ed è stato in grado di fronteggiare le sfide che rimangono di fronte». Rimane il nodo lavoro: la disoccupazione, osservano i tecnici del Fondo monetario internazionale, è a livelli inaccettabili. L'Italia - è il messaggio - deve adottare un nuovo contratto di lavoro, unico e più flessibile, per i nuovi assunti.

Accelerare le riforme per rilancio di crescita e occupazione
La crescita passa soprattutto dalle riforme. «Accelerare il passo delle riforme - si sottolinea nel report del Fmi - sarà essenziale per rilanciare la crescita e creare posti di lavoro». «Le difficili riforme erano necessarie - spiega l'Fmi - per ripristinare la fiducia e allontanare l'Italia dall'orlo del precipizio».

Tagliate le stime sulla crescita del Pil nel 2013, alzate quelle per il 2014
L'Fmi ha tagliato dal -1,5% al -1,8% le stime sul Pil italiano del 2013. Ha invece alzato quelle per il 2014 dal +0,5% al +0,7%. «La ripresa è attesa a fine 2013, sostenuta dall'export e da una modesto miglioramento degli investimenti», si legge nell'Article IV sull'Italia.

Per l'Italia segnali di stabilizzazione ma forti venti contrari
Gli esperti del Fmi segnalano che l'economia italiana sta mostrando «segnali di stabilizzazione ma rimangono forti venti contrari a frenare la ripresa. La fiducia delle imprese e delle famiglie é risalita ma non ha ancora avuto un effetto positivo sull'andamento delle attività e sull'impiego. E se le pressioni sul debito sovrano e il passo del consolidamento fiscale quest'anno si sono attenuati, le condizioni finanziarie rimangono difficili tenendo a freno le spese private».

Le prospettive di crescita rimangono deboli
Secondo il Fondo, le autorità «dalla fine del 2011 hanno adottato misure coraggiose per rafforzare le finanze pubbliche e trasformare l'economia» e queste riforme erano «necessarie per ristorare la fiducia e allontanare l'Italia dall'orlo del baratro». Le prospettive di crescita tuttavia «rimangono deboli, la disoccupazione é su livelli inaccettabili e la fiducia dei mercati é ancora fragile, a indicare come il compito sia ben lungi dall'essere terminato».

Anche l'Europa deve fare la sua parte
Il nuovo governo - si legge ancora nel report - ha adottato misure per rafforzare i successi già ottenuti nell'affrontare i problemi strutturali dell'Italia e ora «sarà essenziale accelerare il passo delle riforme per ridare slancio alla crescita e creare posti di lavoro». Anche l'Europa, sottolinea il Fondo, dovrà svolgere il proprio compito con azioni volte a risolvere la frammentazione dei mercati e rafforzare ulteriormente l'Unione monetaria.

Critiche dal Pdl
«Su Imu prima casa intollerabile interferenza del Fmi. Si facciano gli affari loro». Lo scrive su Twitter Maurizio Gasparri (Pdl), vicepresidente del Senato". Non siamo assolutamente d'accordo con la posizione del Fondo monetario internazionale in relazione all'Imu sulla prima casa. Proprio per ragioni di equità, e anche per potenziare la domanda, riteniamo che debba essere abolita". Lo dice Fabrizio Cicchitto (Pdl) aggiungendo che "oggi il premier Letta non ha nascosto le difficoltà sul reperimento delle risorse anche riguardo al blocco dell'aumento dell'Iva, ma siamo certi che alla fine riusciremo a trovarle dai tagli alla spesa pubblica".

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