Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 09 luglio 2013 alle ore 21:41.

My24
Eni: nessun pericolo ambientale dopo lo sversamento alla raffineria

«Non si è mai manifestata una situazione di emergenza ambientale» alla raffineria Eni di Taranto, «anche in considerazione delle ridotte dimensioni del fenomeno» che si è verificato ieri. «Non è stata rilevata, infatti, traccia di idrocarburi al di fuori dell'area di contenimento». Lo precisa Eni in una nota, spiegando che «nella giornata di ieri le avverse condizioni metereologiche hanno generato una interruzione di alimentazione elettrica dalla rete nazionale e un successivo blackout che ha interessato tutte le utenze elettriche della Raffineria di Taranto. Il blocco improvviso degli impianti ha attivato gli automatismi che garantiscono il mantenimento delle condizioni di sicurezza del sito».

«La concomitanza delle avverse condizioni meteo e del blocco elettrico - si legge nella nota diffusa dalla società - non ha consentito di escludere un effetto di "trascinamento" di tracce di acque oleose , causando un fenomeno di iridescenza. A scopo cautelativo, informata immediatamente la Capitaneria di Porto, sono state prontamente messe in atto tutte le azioni necessarie a circoscrivere il fenomeno, quali l'utilizzo di panne di contenimento e sistemi oleoassorbenti. Le verifiche odierne hanno confermato l'efficacia delle azioni messe in atto. Attualmente le operazioni procedono senza problemi e si prevede che saranno concluse nell'arco della giornata odierna».

Intanto il ministero dello Sviluppo economico dispone un'indagine sullo sversamento. «Ho disposto - afferma il sottosegretario Simona Vicari - un'indagine conoscitiva presso lo stabilimento Eni di Taranto, che ieri notte è stato interessato da uno sversamento di idrocarburi in mare. L'indagine avrà come obiettivo quello di accertare, insieme alle autorità preposte, se siano state ottemperate tutte le misure riguardanti la sicurezza dei cittadini e dell'ambiente».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi