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Questo articolo è stato pubblicato il 10 luglio 2013 alle ore 10:29.
Bindi non vota, Vendola ironizza via tweet
«Il leale sostegno al governo Letta non può significare l'avvallo di atteggiamenti di eversione istituzionale, come quelli praticati dal Pdl nelle ultime ore», ricorda invece Rosy Bindi, che spiega così sul suo blog la decisione di non partecipare al voto in Aula: «sarebbe stato giusto riunire il gruppo», e coinvolgere i deputati. Sulla scelta del Pd ironizza anche Nichi Vendola, presidente di "Sinistra ecologia e libertà", che su twitter scrive: «Il Pd che tuona contro i ricatti della destra e poi vota la sospensione dei lavori in parlamento, é davvero un'immagine triste e autolesionistica».
Accordata sospensione anche al Senato
La stessa richiesta di sospensione - ma limitata alla sola giornata di oggi - è arrivata alla Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama anche dal presidente dei senatori Pdl, Renato Schifani. Anche qui, la sollecitazione in prima battuta non è stata accolta, ma l'orientamento della Conferenza dei capigruppo è stata poi ribaltata dall'Aula che ha quindi concesso lo stop per un pomeriggio. Nel suo intervento in Aula in vista del voto, Schifani ricorda come «in un determinato processo» siano state adottate «misure di metodo del tutto strane e anomale, parlo di metodo perché non mi permetterei mai di entrare nel merito delle sentenze in questo momento», ma si tratta di misure «motivate o meno dai giudici della Cassazione» che «non hanno precedenti».
A Palazzo Madama i grillini senza giacca e cravatta per protesta
Al Senato, la protesta del Movimento 5 Stelle contro la sospensione dei lavori assume forme più eccentriche rispetto a Montecitorio: «Ci togliamo giacca e cravatta per dimostrare che questo Parlamento non é più quello per cui siamo stati eletti», spiega il senatore Vito Crimi, imitato dai colleghi del Movimento cinque stelle, chiudendo il suo interventoper protestare contro lo stop odierno dei lavori dell'Assemblea. «Oggi - replica il presidente di palazzo Madama, Pietro Grasso - é una giornata particolare. Invito al senso di responsabilità di tutti per cercare di riportare il senso di responsabilità e di equilibrio in Aula».
Epifani (Pd) irritato: a furia di tirare la corda si puo' spezzare
Le scelte delle due Camere sui tempi dei lavori parlamentari irritano il segretario nazionale del Pdl, Guglielmo Epifani, che al termine di un incontro con i capigruppo Pd definisce la richiesta di sospendere i lavori avanzata dal Pdl «un atto irresponsabile e inaccettabile, che finisce per legare campi che vanno rigorosamente tenuti distinti, quello giudiziario e quello parlamentare. Il Pd non si é prestato ne si presterà mai ad una logica di questo segno». Tutto questo - prosegue Epifani - «rende ancora una volta esplicito il problema di fondo di questi mesi: la vicenda giudiziaria di silvio berlusconi e il rapporto d'azione di governo e di parlamento. Questo nodo deve essere sciolto solo tenendo distinte le due sfere, perché se no, a furia di tirare, la corda si può spezzare, con una scelta di irresponsabilità verso la condizione del paese e la sua crisi drammatica».
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