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Questo articolo è stato pubblicato il 10 luglio 2013 alle ore 10:29.
Alfano ai senatori Pdl: occorre riscrittura della storia degli ultimi anni
Nel pomeriggio, nel corso della contestata riunione dei gruppi Pdl sul "caso" Cassazione, và in scena la rabbia del centrodestra, sotto stress per il presunto "accerchiamento" giudiziario del proprio leader. «Non c'é nessuna ragione per sorridere o per guardarci tra di noi in modo rilassato», rileva il segretario del Pdl, Angelino Alfano parlando ai senatori riuniti in assemblea a Palazzo Madama.
«Ieri c'è stato un segnale più chiaro di quello che abbiamo vissuto in tanti anni», ovvero, «il tentativo di travisare la nostra storia. La mia non é solo una considerazione politica, ma che intreccia la storia personale di ognuno di noi con quello che é avvenuto in questi anni. Una sentenza penale non è un atto solo giuridico, in una sentenza penale si racconta la storia personale di un individuo, un pezzo importante del suo essere uomo, del suo essere cittadino». E conclude: La mia rabbia, la mia indignazione, la mia preoccupazione non possono andare via a meno che non ci sia una totale riscrittura della storia di questi anni».
Bitonci (Lega): se stop continua denunciamo crisi di governo a Quirinale
«Se l'interruzione dei lavori si allungherà anche a domani noi saliremo al Colle «per denunciare al presidente della Repubblica che «siamo di fronte a una crisi di governo». Questo invece l'avvertimento lanciato in aula a Pdl e Pd dal capogruppo della Lega in Senato, Massimo Bitonci, durante la discussione sulla richiesta di stop ai lavori per un giorno.
Lupi (Infrastrutture): iI Governo va avanti
Questa mattina, in attesa di capire l'esito della richiesta avanzata da Brunetta il ministro pidiellino della Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha gettato acqua sul fuoco. Parlando a margine di un convegno sulle reti, Lupi ha spiegato infatti che l'anticipo della sentenza della Cassazione «non mette a rischio la maggioranza ma la democrazia in questo Paese. Noi continuiamo a fare il nostro lavoro e andiamo avanti». Poi ha concluso: «Non voglio immaginarmi un Paese come l'Italia, culla della democrazia, cui vengano amputato un arto per una sentenza giudiziaria.
Scelta civica favorevole alla richiesta Pdl
Tra i primi ad accogliere favorevolmente l'idea di una sospensione dei lavori è Scelta civica, altra "gamba" della maggioranza. «Rispettiamo la richiesta di sospensione presentata dal Pdl: se un gruppo politico rilevante è in difficoltà e ha bisogno di tempo per riflettere e confrontarsi su alcuni passaggi, Scelta Civica è responsabilmente disponibile e accoglie la richiesta. In questo senso i nostri capogruppo si sono mossi», ha spiegato Andrea Olivero, coordinatore politico dei centristi.
M5S pronto alle barricate, Lega: prima le istituzioni
Nettamente contrario invece il Movimento 5 Stelle, pronto a fare le barricate: «L'abbiamo saputo dalla Camera; fra poco ce lo verranno a dire qui in Senato. Per Berlusconi a processo in Cassazione il 30 luglio, il Pdl vuole BLOCCARE i lavori del Parlamento per tre giorni. La differenza semantica fra il termine "colpo di stato" utilizzato finora da noi é Grillo e la realtà di oggi si assottiglia tremendamente. Siamo pronti a fare trincea...», ha scritto infatti su Facebook il senatore grillino Maurizio Buccarella. No alla sospensione anche dalla Lega Nord. Per il segretario federale del Carroccio, Roberto Maroni, «prima vengono le istituzioni».
Il Pdl presenta ul ddl per punire chi contesta riunioni politiche
In una giornata veramente campale per la tenuta della maggioranza e del governo, il deputato del Pdl Ignazio Abrignani trova anche il tempo per presentare il ddl (già annunciato nel corso dell'ultima campagna elettorale, dopo le contetstazioni subite dai sostenitori di Berlusconi durante un suo comizio a Brescia) che prevede un vero e proprio giro di vite contro chi disturba le manifestazioni politiche. Previsti infatti da uno a tre anni di carcere e fino a 2.500 euro di multa per chi "impedisce o turba" una riunione politica.
In serata Lo spiega, al termine della riunione dei senatori Pdl, Francesco Nitto Palma, ha detto: «Abbiamo pensato a movimentare iniziative a livello locale, anche per favorire le firme ai referendum Radicali sulla giustizia». E ha aggiunto: «Abbiamo la necessità di spiegare agli elettori cosa sta accadendo: per noi é in atto un attacco al centrodestra il partito si deve mobilitare a livello territoriale».
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