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Questo articolo è stato pubblicato il 14 luglio 2013 alle ore 14:24.

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Difesa in saldo. Le Filippine comprano le (vecchie) navi da guerra italiane

Il governo filippino sembra averci ripensato e potrebbe formalizzare entro l'anno l'acquisto di due navi da guerra italiane, nuove unità o fregate classe Maestrale che la nostra Marina si appresta a radiare dal servizio. Le Filippine hanno varato un piano di riarmo che prevede spese per 1,7 miliardi di dollari in cinque anni reso necessario dall'inasprirsi del confronto con la Cina per il controllo dell'arcipelago Scarborough. L'anno scorso il Ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, si recò a Manila con un pacchetto di offerte che comprendevano navi da guerra che l'Italia prevede di radiare per obsolescenza e a causa dei tagli operati dalla spending review insieme ad aerei da combattimento AMX e cargo C-27J, elicotteri e artiglierie.

Il presidente filippino, Benigno Aquino, aveva definito le Maestrale "le prossime navi da acquistare per la Marina filippina" ma nonostante la visita in Italia di una delegazione militare di Manila nessun accordo si è concretizzato e nel marzo scorso i filippini annunciarono la rinuncia all'acquisto delle navi usate italiane puntando invece su navi nuove, probabilmente di produzione sudcoreana. Il sottosegretario alla Difesa, Fernando Manalo, escluse che le Filippine valutassero ancora di acquisire le Maestrale perché il mantenimento di navi italiane di seconda mano "si sarebbe rivelato troppo costoso sul lungo termine". Lo stesso Manalo pochi mesi prima si era invece detto a favore dell'acquisto di navi italiane per le quali era previsto uno stanziamento di 12 miliardi di pesos (212 milioni di euro) e del resto il potenziamento della flotta di Manila ha preso il via l'anno scorso con l'acquisto di due vecchi cutter ex Guardia Costiera statunitense per appena 18 milioni di euro.

Anche grazie a condizioni eccezionali di pagamento, Seul sembrava sul punto di diventare il partner di riferimento per la difesa filippina dopo che si era aggiudicato il contratto per 12 caccia leggeri TA-50 ma a quanto pare la Marina di Manila, che voleva le navi italiane, è riuscita a imporsi sul governo.
Il Manila Times ha riportato il 3 luglio che fonti ufficiali hanno dato per imminente l'acquisto di due fregate Maestrale ma riferisce di navi nuove, non di seconda mano. La questione è tutta da chiarire perché la classe Maestrale è composta da 8 fregate lanciamissili costruite negli anni '80 e in fase di sostituzione in Italia con le nuove Fremm. Per questo le Filippine potrebbero acquistare nuove unità prodotte da Fincantieri (ma non certo del tipo Maestrale che è fuori produzione da due decenni) oppure acquisire due vecchie unità ex Marina Militare ricondizionate e ammodernate da Fincantieri.

I fondi stanziati da Manila per l'operazione, 18 miliardi di pesos pari a oltre 318,3 milioni di euro, sono sufficienti ad acquistare due moderne corvette o pattugliatori o ad ammodernarne radicalmente alcune fregate lanciamissili. In attesa di chiarimenti da Manila (e da Roma) va sottolineato che l'acquisto di navi nuove richiederà alcuni anni prima che siano effettivamente disponibili per le operazioni nel Pacifico mentre il ricondizionamento e ammodernamento delle Maestrale consentirebbe ai filippini di disporre delle navi in pochi mesi.

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