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Questo articolo è stato pubblicato il 13 luglio 2013 alle ore 12:30.

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Grillo: il Pd cambia legge per salvare Berlusconi. Altro che smacchiare il giaguaro

Ineleggibile o incompatibile? Salvare ancora Berlusconi o dopo vent'anni di inciuci dimostrare di essere qualcosa di più di un ectoplasma politico? Questo è il problema per il Pdmenoelle». È il dilemma che, secondo beppe grillo, 'attanaglia' il Pd che al Senato ha depositato il ddl Mucchetti-Zanda per cambiare la legge sulla ineleggibilità e a cui oggi il leader del Movimento 5 stelle rivolge un duro attacco.

In un post sul suo blog dal titolo 'ineleggibile o incompatibile? Essere o non essere?', Grillo fa inoltre ironia anche su Enrico Letta con un fotomontaggio che ritrae il premier con un teschio in mano, posa tipica dell'Amleto di Shakespeare. Grillo continua: «Se sia più nobile d'animo sopportare gli oltraggi dell'opinione pubblica, i sassi e i dardi della propria sepolta coscienza, o buttar fuori dal Parlamento un evasore ineleggibile. Tale dilemma non esiste. Tra 'essere e non essere' il Pdmenoelle ha sempre scelto, in nome di comuni interessi, di 'non essere'. Di fronte alla improvvisa perdita del suo azionista di riferimento per ineleggibilità, il Pdmenoelle non ha avuto esitazioni: ha certificato la propria 'non esistenza', sulla quale pochi in realtà avevano dei dubbi».

Poi aggiunge: «i parlamentari Pdmenoellini Luigi Zanda e Massimo Mucchetti hanno presentato un disegno di legge per modificare la legge 361 del 1957 sulla ineleggibilità per i casi di conflitto di interesse sostituendola con il principio di incompatibilità. Berlusconi avrà quindi un anno per scegliere fra le sue aziende o la politica. Nel frattempo potrà rimanere tranquillamente in parlamento invece di esserne cacciato. Senatore tra i senatori».

E ancora, secondo il leader M5s: «Per gli amici del Giaguaro, quelli che dovevano smacchiarlo, le leggi che lo riguardano non si applicano e, se si é costretti a farlo, si cambiano».

Nel post sul suo blog per commentare il ddl Mucchetti-Zanda, Beppe Grillo continua: «Il provvedimento di urgenza che, se approvato, sarà già esecutivo il giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, è stato reso necessario, improrogabile, dalla richiesta del Movimento 5 stelle di dichiarare ineleggibile Berlusconi a norma di legge. Una legge mai fatta applicare dai governi del Pdmenoelle dall'ingresso in Parlamento di Berlusconi nei primi anni '90, chissà perché. Il testo di incompatibilità è sottoscritto, oltre che da Mucchetti e Zanda, da un battaglione di 23 salvaberluschini, senatori nominati del Pdmenoelle: Fedeli, Martini, Chiti, Gotor, Mirabelli, Migliavacca, Tomaselli, Tonini, Tocci, Guerrieri, Del Barba, Collina, Di Giorgi, Corsini, Zanoni, Lo Moro, Tronti, Pizzetti, Mauro Marino, Dirindin, Fattorini, Pagliari, Rita Ghedini».

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