Vacanze, aerei, benzina e pausa caffè. Ecco tutte le micro-tasse che paghiamo senza accorgercene
Andare in vacanza in una città d'arte o sbarcare in una piccola isola. Fare benzina per l'auto o i bolli pagati sugli atti. Sono tante le micro-tasse che paghiamo ogni giorno senza accorgercene e che per un motivo o per l'altro stanno aumentando.
di Alberto Magnani e Giovanni Parente
4. Le micro-tasse che paghiamo senza accorgercene / La benzina fa il pieno di microtasse
Il rifornimento di carburanti è la sublimazione delle micro-tasse. Quasi tutti i Governi hanno deciso di lasciare la loro impronta sul prezzo della benzina introducendo un'accisa che aveva l'obiettivo di finanziare spese diverse. Una prassi che comincia da prima dell'era repubblicana visto che la prima accisa era stata introdotta per garantire al Regno d'Italia le risorse per la campagna di Etiopia. Poi nel tempo a questa voce se ne sono aggiunte tante altre. Alcune con nobili intenti come reperire i fondi per garantire gli interventi dopo il disastro del Vajont, l'alluvione di Firenze, i terremoti del Belice, del Friuli, dell'Irpinia e più di recente dell'Aquila (2009) e dell'Emilia (2012). Dentro però ci sono anche le accise per la guerra in Libano nel 1983, la missione in Bosnia nel 1996 ma anche l'aumento deciso dal decreto salva-Italia di fine 2011 per assestare i conti pubblici in piena crisi finanziaria.
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