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Questo articolo è stato pubblicato il 19 luglio 2013 alle ore 06:39.

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Chiaro che dietro questo duello strisciante nel Pd c'è la battaglia congressuale. La vis polemica di uno dei possibili candidati alla segreteria come Renzi non fa certo bene al premier e al suo lavoro. D'altra parte il sindaco di Firenze, che continua a incalzare Epifani perché fissi al più presto la data del congresso, teme che ci sia appunto un asse tra Letta ed Epifani per rimandare le primarie all'inizio del 2014 in modo da mettere il più possibile in sicurezza il governo. Ad ogni modo gli attacchi di questi giorni, e soprattutto l'accusa rivoltagli di puntare alla caduta di Letta, hanno amareggiato Renzi a tal punto che starebbe seriamente valutando di ritirarsi dalla corsa congressuale. «Vediamo se cambiano le regole un'altra volta e soprattutto se verrà rispettata la scadenza, prevista dallo Statuto, di fissare la data del congresso entro il 7 novembre. Comunque se ne parla a settembre, non prima», risponde elusivo. In ogni caso ieri sera in tv Renzi è apparso tutto fuorché rinunciatario.
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LA VICENDA
28 maggio
L'ambasciatore kazako chiede la cattura del dissidente Ablyazov al prefetto Giuseppe Procaccini, capo di gabinetto del Ministro dell'Interno Angelino Alfano
29 maggio
Cinquanta uomini della squadra mobile irrompono in una villa di Casal Palocco (Rm). Obiettivo è Mukhtar Ablyazov, il dissidente kazako che però non è presente in casa. Prelevano così la moglie Shalabayeva e la figlia nonostante la donna mostri un documento di identità rilasciato dalla Repubblica Centroafricana. Gli agenti la portano al Centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria
30 maggio
La questura firma per l'espulsione della donna (con la figlia) accusata di essere entrata illegalmente in Italia.
31 maggio
Madre e figlia vengono imbarcate su un un aereo privato e rimpatriate ad Astana, capitale del Kazakhistan
4 giugno
Il Consiglio italiano per i rifugiati invia una e-mail al Ministro degli Esteri Emma Bonino. Il caso però scoppia solo qualche settimana dopo e sia il Ministro degli Interni Angelino Alfano, sia il Ministro Bonino dicono di essere stati informati dei fatti solo a giugno quando tutto era stato ormai compiuto
15 luglio
Giuseppe Procaccini, capo di gabinetto del ministro dell'Interno, si dimette. La notizia verrà resa nota solo nella mattina del 16 luglio

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