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Questo articolo è stato pubblicato il 21 luglio 2013 alle ore 14:36.

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Terremoto nella Marche di magnitudo 4.9, paura ma nessun danno

Paura nelle Marche, dove una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.9 è stata avvertita dalla popolazione tra le provincie di Ancona e Macerata. L'epicentro è stato localizzato in Adriatico centro-settentrionale, a pochi chilometri dalla costa marchigiana, tra la Provincia di Ancona e di Macerata. Località prossime all'epicentro: Sirolo, Numana e Porto Recanati. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l'evento sismico è stato registrato alle ore 3.32 di questa notte, lo stesso orario del sisma che mise in ginocchio L'Aquila nell'aprile del 2009. La terra è tornata a tremare nelle ore successive, con un nuova sisma alle ore 5.07 con magnitudo 4.0.

Non risultano danni a persone o cose
Nessun danno a persone o cose, solo panico, rende noto la Protezione civile delle Marche dopo la sequenza sismica che a partire dalla notte scorsa ha interessato il tratto costiero del Conero, tra le province di Ancona e Macerata. Questa mattina si é svolta a Loreto (Ancona) una prima riunione allargata ai sindaci di Camerano, Numana, Sirolo, Loreto, Castelfidardo, Porto Recanati, ai prefetti di Ancona, Alfonso Pironti, e di Macerata, Pietro Giardina, e alle forze dell'ordine: il centro operativo comunale, baricentrico rispetto all area interessata dal terremoto, continuerà a fungere da punto di raccordo.

Sismologi di Ingv: l'evento non sorprende
L'evento non sorprende dal punto di vista sismologico, sottolinea Salvatore Barba, sismologo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, vista la medio-alta sismicità della zona. «Le Marche possono essere divise in tre zone sismiche - ha sottolineato Barba - quella dell'Appennino, la fascia intermedia detta medio-marchigiana in cui i terremoti sono più profondi e arrivano a 20 chilometri, e la fascia costiera. Queste ultime due sono zone in compressione, in cui la crosta terrestre si comprime, mentre nella zona dell'Appennino la crosta si estende. In tutti e tre i casi il sisma si verifica perchè c'è una spinta della crosta terrestre verso l'Adriatico». Per risalire a un evento simile a quello della scorsa notte bisogna considerare «il terremoto di magnitudo 4,6 che si è verificato in zona Macerata il 29 settembre del 2009 sempre di notte alle 3.50», spiega Valerio De Rubeis, ricercatore dell'Ingv. Andando ancora più indietro nel tempo, «nel 1930 a Senigallia si verificò un terremoto di magnitudo 5,8 mentre dal 1200 al 2000 si sono verificati una decina di eventi sismici superiori al sesto grado».

Oreficini (Protezione civile): il sistema sarà attivo per tutta la durata del fenomeno
«Tutto il sistema della protezione civile era operativo dopo pochi minuti dalla prima scossa sismica e rimarrà pienamente attivo per tutta la durata del fenomeno», ha detto il direttore della protezione civile regionale delle Marche Roberto Oreficini. Il Coc (centro
operativo comunale) di Loreto sarà anche nelle prossime ore da punto di raccordo della protezione civile, potendo contare anche sulla vicinanza del Centro Giovanni Paolo II (in località Montorso), già cablato per ogni eventuale esigenza operativa. La Sala operativa unificata di Ancona sarà comunque potenziata nei turni del personale.

Governatore Spacca: situazione sotto controllo
«La situazione è sotto controllo e non ci sono stati danni a persone o cose. È un fenomeno che si manifesta molto frequentemente, purtroppo, nella nostra regione. La nostra comunità è abituata e solida rispetto a questo tipo di fenomeni. Speriamo che sia finito qui», ha sottolineato il presidente della Regione Gian Mario Spacca ai microfoni di Sky Tg24. «L'evento sismico è stato forte, ma le strutture hanno retto così come è stata forte e immediata anche la risposta del sistema della protezione civile delle Marche a tutti i livelli», ha sottolineato l'assessore regionale alla protezione civile Paola Giorgi, che ha seguito fin dai primi minuti l'evoluzione del terremoto delle prime ore di staman e ha partecipato alla primissima riunione della sala operativa regionale e poi a quella di Loreto con tutti i rappresentanti dei Comuni e delle istituzioni.

Già le prime disdette
Per gli operatori delle località turistiche delle Marche sono già arrivate diverse disdette dopo il terremoto della notte scorsa. «La gente si è spaventata e, anche se appena arrivata, ha ripreso l'auto ed è ripartita», ha dichiarato Fausto Giovannoni, presidente della Fiavet, la Federazione delle associazioni di imprese di viaggi e turismo aderente a Confcommercio. «Questo non ci voleva, la stagione è già partita male, nel senso che gli italiani in vacanza sono pochissimi e i terremoti, che ci sono sempre stati e sempre ci saranno, ampliati dai media, terrorizzano le persone e danno un serio colpo alla nostra economia».

Realacci: estendere e stabilizzare l'econobus al consolidamento antisismico
Le scosse sismiche delle ultime ore nelle Marche, ha sottolineato Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, «confermano la necessità di dare massima priorità alla prevenzione e di mettere finalmente in atto serie e coerenti politiche per la prevenzione antisismica. A cominciare da un piano nazionale di consolidamento antisismico degli edifici esistenti e all'estensione e stabilizzazione dell'eco-bonus per il risparmio energetico in edilizia agli interventi di consolidamento antisismico del patrimonio edilizio esistente».

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