Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 22 luglio 2013 alle ore 09:32.

My24
Crescono i compensi dei super-manager di Piazza Affari - I primi dieci - La classifica

Il numero uno della Fiat Sergio Marchionne è il manager più pagato tra le società italiane quotate in Piazza Affari nel 2012, con 47,9 milioni di euro complessivi, al lordo delle tasse. Luigi Francavilla, vicepresidente di Luxottica, è il secondo con 28,8 milioni. Federico Marchetti, presidente e amministratore delegato di Yoox, è il terzo con 22,61 milioni.

I cento superdirigenti più pagati di Piazza Affari hanno guadagnato 402 milioni di euro lordi complessivi, vale a dire 50 milioni in più dei primi cento nel 2011 (la torta era di 352 milioni) e un centinaio di milioni in più del 2010, secondo un'inchiesta del Sole 24 Ore basata sui dati che le società quotate sono obbligate a pubblicare.

Nel conto sono compresi gli stipendi, i bonus, eventuali buonuscite, le plusvalenze per l'esercizio di stock option e il controvalore di azioni gratuite assegnate l'anno scorso. Sono esclusi i benefici non monetari, i «fringe benefit» come polizze sanitarie, previdenza integrativa, automobili e case pagate dall'azienda. Talvolta questi benefici raggiungono cifre importanti: il record è di Franco Bernabè, presidente di Telecom Italia, con 490.000 euro di «benefici non monetari», davanti a Giampiero Pesenti, presidente Italmobiliare e Italcementi, con 453.548 euro.

Nel 2012, anno sesto della grande crisi mondiale, sono stati soprattutto i guadagni azionari, come i premi in azioni gratuite o l'esercizio delle stock option assegnate in anni precedenti, a far esplodere le retribuzioni. Questo malgrado i piccoli azionisti e i dipendenti di numerose società non abbiano avuto soddisfazioni. L'indice generale della Borsa (Ftse Italia All share) l'anno scorso è aumentato dell'8,36%, ma negli ultimi 3 anni è calato del 27,39 per cento.

Lo stipendio di Marchionne è aumentato del 48% a 7,16 milioni lordi: 4,27 milioni come a.d. di Fiat Spa, il settore auto che controlla anche l'americana Chrysler, più 2,89 milioni come presidente di Fiat Industrial, camion e macchine agricole. Il grosso del guadagno di Marchionne deriva dalle azioni gratuite («stock grant») che gli sono state assegnate all'inizio del 2012, in base al piano del 2009. Questi titoli il giorno dell'assegnazione valevano 40,7 milioni, secondo i documenti della società.

Il superpremio a Marchionne è stato riconosciuto dalla Fiat in base ai risultati. Se dall'arrivo del manager al Lingotto nel 2004 i conti finanziari dichiarati da Torino appaiono migliorati, anche per l'effetto-Chrysler, a livello industriale in Italia il gruppo Fiat appare indebolito e ha perso quote di mercato: dal 2009 al 2012 la quota di mercato Fiat in Italia è scesa dal 32,8 al 29,6%, in Europa (comprese le nazioni aderenti all'Efta) è diminuita dall'8,7% al 6,4 per cento. Con il bilancio 2012 la Fiat Spa non ha distribuito dividendo ai soci, ha pagato la cedola Fiat Industrial.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi