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Questo articolo è stato pubblicato il 22 luglio 2013 alle ore 22:23.

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Francesco a Rio, la folla  blocca la Papamobile. «Busso al grande cuore brasiliano» - Foto

Momenti di apprensione durante il trasferimento in auto di Papa Francesco dall'aeroporto di Rio alla residenza presidenziale. L'auto è stata bloccata più volte dalla folla che le si assiepava intorno, senza alcuna delimitazione con transenne. I gendarmi hanno avuto problemi a tenere a freno l'assalto dei fedeli.

L'auto con a bordo il Papa che insieme ad altre vetture della sicurezza sta attraversando Rio de Janeiro dall'aeroporto al centro della città è stato più volte fermato, e bloccato, dai gruppi di pellegrini che lo hanno voluto salutare.

A tratti, l'auto del Papa è rimasta bloccato nel traffico di Rio. La vettura ha dovuto rallentare diverse volte, fino a fermarsi del tutto in più occasioni, nei punti dove la strada è più stretta, tra l'altro vicino alla zona del "sambodromo". La gente, tra i quali alcuni bambini, ha per momenti bloccato del tutto l'auto con in finestrini aperti del Papa. Molti dei fedeli sono riusciti a toccare il Pontefice, che salutava i presenti. Dopo il bagno di folla le parole affettuose del Papa nel suo primo discorso pubblico ai brasiliani, durante la cerimonia di benvenuto nel palazzo Guanabara, all'inizio del suo
primo viaggio internazionale:

"Busso al grande cuore brasiliano. Per aver accesso al Popolo brasiliano bisogna entrare dal portale del suo immenso cuore; mi sia quindi permesso in questo momento di bussare delicatamente a questa porta. Chiedo il permesso di entrare e trascorrere questa settimana con voi". Anche qui, come in volo verso Rio, il Papa ha parlato dei giovani. I giovani parlano "lingue differenti, sono portatori di culture variegate, eppure - ha detto papa Francesco - trovano in Cristo le risposte alle loro più alte e comuni aspirazioni" e un "amore autentico che unisce al di là delle loro diversità".

I giovani, ha osservato, sono come i figli per i genitori, "la pupilla dei nostri occhi" e "la finestra attraverso la quale la luce entra in noi regalandoci il miracolo della visione". "La gioventù - ha spiegato il Papa davanti ai vertici istituzionali e politici del Paese - è la finestra attraverso la quale il futuro entra nel mondo, e quindi ci impone grandi sfide. La nostra generazione - ha aggiunto - si rivelerà all'altezza della promessa che c'è in ogni giovane, quando saprà offrirgli spazio; tutelarne le condizioni materiali e spirituali per il pieno sviluppo; dargli solide fondamenta su cui possa costruire la vita; garantirgli la sicurezza e l'educazione affinchè diventi ciò che può essere; trasmettergli valori duraturi per cui vale la pena vivere; assicurargli un orizzonte trascendente per la sua sete di felicità autentica e la sua creatività nel bene; consegnargli l'eredità di un mondo che corrisponda alla misura della vita umana; svegliare in lui le migliori pontenzialità per essere protagonista del proprio domani e corresponsabile del destino di tutti". Alla fine il Papa ha chiesto "a tutti la gentilezza e l'attenzione e, se possibile, l'empatia necessaria per stabilire un dialogo tra amici" e ha offerto le sue braccia "per
abbracciare l'intera nazione brasiliana, nella sua complessa ricchezza umana, culturale e religiosa: dalla Amazzonia fino alla pampa, dalle regioni aride fino al Pantanal, dai piccoli paesi fino alle metropoli, nessuno si senta escluso dall'affetto del Papa".

Oggi papa Francesco sta riposando per smaltire il fuso orario, ma «è sempre capace di inventare qualche cosa di nuovo. Quindi io non posso assolutamente assicurare che sia un giorno del tutto tranquillo». Lo ha detto il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, in un'intervista a Radio Vaticana.
«Credo che si proponga di avere un giorno tranquillo, - ha spiegato padre Lombardi - in cui anche pensare ai giorni successivi, prepararsi per i giorni successivi, che non saranno affatto tranquilli e saranno densissimi. Poi, se il papa vorrà incontrare qualche persona di sua conoscenza, approfondire qualche colloquio, lo potrà fare liberamente. Ma non credo che nella giornata di oggi ci siano degli eventi importanti con la partecipazione del pontefice». L'evento importante, ha aggiunto padre Lombardi, è «la messa di apertura della Giornate mondiale della gioventù, che, però, tradizionalmente é sempre avvenuta senza la presenza del papa. C'é, domani, l'accoglienza da parte dei giovani al papa e questo è già uno dei grandi eventi della Giornata Mondiale della Gioventù»

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