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Questo articolo è stato pubblicato il 24 luglio 2013 alle ore 13:35.

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Il bar sul tetto del Duomo fa litigare Milano e sorridere gli inglesi - Le foto della premiazione di Berlusconi uomo dell'anno sulla terrazza della cattedrale

Il litigio sull'apertura di un bar sul tetto del Duomo arriva perfino alle orecchie degli inglesi: l'Independent online manda questa bella "cartolina da Milano", l'immagine di una città spaccata sul progetto di un punto di ristoro tra le guglie del monumento.
"Che la famosa cattedrale di marmo abbia bisogno di un apporto continuo di soldi per i restauri e la manutenzione è fuor di dubbio… ma ciò non ha impedito all'ultimo piano di finanziamento di dividere la città a metà", scrive Michael Day.

La Veneranda Fabbrica del Duomo vuole aprire un bar sul tetto in vista dell'afflusso di visitatori attesi all'Expo 2015. Già adesso, la cattedrale gotica attira un milione di turisti all'anno. "Il progetto non offende la sensibilità dei pellegrini né nuoce alla sacralità del luogo", sostiene la Veneranda Fabbrica. Ma la Sovrintendenza dei Beni culturali osteggia il piano, considerandolo "inopportuno e incompatibile con la funzione del luogo".

I sostenitori del progetto – ricorda l'Independent – fanno notare che in certi periodi, negli anni '60 e '70, c'era stato un bar in cima alla cattedrale.

La terrazza del Duomo ha "probabilmente patito affronti peggiori", nota il cronista britannico. In particolare, continua l'Independent, sul tetto della cattedrale "tre estati fa, l'allora premier Silvio Berlusconi ha ricevuto il premio ‘Grande Milano' come uomo dell'anno, consegnato da un sorridente presidente della Provincia Guido Podestà".

Il Primo ministro, milanese di nascita, aveva tenuto un "interminabile discorso di autopromozione" – scrive l'Independent - e poi aveva cantato un paio di canzoni con il "crooner" francese Charles Aznavour. Dopodiché, gli ospiti presenti "avevano forte desiderio di qualcosa da bere".

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