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Questo articolo è stato pubblicato il 28 luglio 2013 alle ore 14:45.

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È morto il cardinale Tonini: si oppose all'«editto bulgaro» di Berlusconi

«È rimasto lucido fino alla fine. Si è reso conto che stava per morire. Ha detto che si preparava per andare incontro al Signore, che il Signore è buono». A dirlo è Suor Virginia, da 52 anni assistente all'opera Santa Teresa del Bambin Gesù, da 12 anni seguiva da vicino il cardinale Tonini. E così è stata lei a raccogliere le ultime parole del porporato prima della morte, avvenuta verso le 2 della scorsa notte. «È spirato nel sonno - ha detto -. Io ero rimasta con lui fino alle 22 di ieri. Ad avvertirmi è stata l'assistente, una sua amica che le è stata vicino in questi ultimi giorni». Il cardinale è
rimasto sveglio fino alle 11 di ieri. Da Piacenza lo erano venuti a trovare alcuni nipoti. Poi si è addormentato. Giusto il 20 luglio scorso al Santa Teresa, che si trova
nella centralissima via omonima a Ravenna, il cardinale aveva festeggiato i suoi 99 anni. «Anche se da un mese non camminava più, in quel momento non si pensava che sarebbe morto a breve. Anzi, c'era stata una ripresa». Negli ultimi due giorni «era stato un pò agitato. Chiamava la mamma, morta quando lui era piccolo. E una sorella, Bianca, deceduta da pochi mesi e alla quale era molto legato. Mi diceva anche che l'unica cosa
importante è volersi bene». Il Papa ricorda ''l'amato'' card. Ersilio Tonini. E' quanto si legge in una nota diffusa dall'Opera Santa Teresa del Bambino Gesù, l'istituto dove Tonini da tempo viveva e dove è morto alle 2 della notte scorsa. «'Il Santo Padre Francesco, il Collegio Cardinalizio, l'Arcivescovo Lorenzo, l'emerito Giuseppe, con il presbiterio e i fedeli tutti della Diocesi di Ravenna-Cervia - si legge nella nota -
annunciano la scomparsa dell'amato Cardinale Ersilio Tonini».

Biografia
Il Cardinale Ersilio Tonini, con i suoi 99 anni era il più anziano cardinale vivente. Giornalista, scrittore, grande filosofo, prediligeva tra tutti Socrate e Platone, che citava di continuo. Uomo coltissimo, di profondissima fede, era amato da credenti e non. Vita lunga e intensa, la sua, che lo rese una delle voci della Chiesa più note e apprezzate dagli italiani. Una voce che gli regalò la fama mediatica di "comunicatore di Dio". «Sono un nomade in viaggio per capire il nostro tempo», diceva di se stesso. E fu lui a spiegare in tv «I dieci comandamenti all'italiana» nella trasmissione con Enzo Biagi nel 1991.
Tonini nasce il 20 luglio 1914 a Quattro Cascine di Centovera, nel comune di San Giorgio Piacentino, terzo di cinque figli, in una famiglia di salariati agricoli. Ad appena 8 anni sente la vocazione per il sacerdozio, ed in questo è incoraggiato dalla mamma, tanto che a 11 anni entra dunque in seminario, e il 18 aprile '37 viene ordinato sacerdote. Dopo un'esperienza come vice direttore del seminario, nel '39 si trasferisce a Roma per frequentare l'università Lateranense. A Piacenza torna quattro anni dopo, docente di materie letterarie e assistente della Fuci, la Federazione degli universitari cattolici, Ne 1947 muove il primo passo nel campo della comunicazione, diventando direttore del settimanale diocesano Il Nuovo giornale (nel 1979 diventerà giornalista pubblicista. E' anche parroco, dal maggio '53, a Salsomaggiore (Parma), e nel '68 torna in seminario come Rettore. Il 2 giugno '69 e' nominato vescovo e gli viene affidata la diocesi marchigiana di Macerata-Recanati, che regge per sette anni. Qui, destando una certa eco, compie un gesto importante: cede ai contadini i terreni della diocesi. Nel dicembre '75, poi, Paolo VI lo chiama alla cattedra di Sant'Apollinare, nella diocesi di Ravenna-Cervia. Nella città romagnola Tonini vive presso l'Istituto Piccola Famiglia di Santa Teresa del Bambin Gesu', che assiste persone disabili, disagiate e ospita anche anziani sacerdoti. A Ravenna Tonini riapre il seminario e crea il "Ceis" per il recupero dei tossicodipendenti, da' vita alla cattolica Ravegnana Radio, e organizza la visita di Giovanni Paolo II nel 1986. Tonini si impegna anche nella raccolta di fondi per gli indios brasiliani, aderendo nel 1887 alla campagna umanitaria per i brasiliani nativi del Roraima. Ne parla con papa Giovanni Paolo II, che l'approva ed effettua una donazione di decine di milioni di lire. Il Papa inoltre gli affida un messaggio scritto di suo pugno da portare alle popolazioni brasiliane. Si reca personalmente in Amazzonia e, col vescovo e i missionari locali, si presenta agli Indios e legge, durante la Messa, il messaggio papale davanti a 500 giovani. Tra il 1988 e il 1989 è amministratore apostolico della diocesi di Rimini, fino all'arrivo del nuovo vescovo Mariano De Nicolo'. Papa Giovanni Paolo II accoglie le sue dimissioni da arcivescovo, per raggiunti limiti di età, il 27 ottobre 1990, e lo nomina amministratore apostolico. Il 15 dicembre successivo diventa arcivescovo emerito consegnando il pastorale al suo successore, Luigi Amaducci.
Nel 1991 e' tra i protagonisti della trasmissione televisiva giornalistica "I dieci comandamenti all'italiana" di Enzo Biagi, definita dalla Santa Sede «a tutt'oggi un esempio di moderna catechesi che si avvale del mezzo e del linguaggio televisivo». E' la prima di una lunga serie di apparizioni che ne faranno un personaggio televisivo e un commentatore molto apprezzato e ricercato. E proprio in difesa dell'amico giornalista tuonerà poi contro il cosiddetto "editto bulgaro" pronunciato da Berlusconi, che segnò l'allontanamento dalla Rai di Luttazzi, Santoro e dello stesso Biagi. Intervenendo nella trasmissione "Annozero", Tonini disse: «Lo hanno ucciso. E' stato un ostracismo. Enzo Biagi dava fastidio, non era utile ed e' stato cacciato». «Biagi non è stato solo un uomo della tv, ma anche una persona che ha combattuto per la giustizia e la liberta', un uomo di una schiettezza piena. Non si possono trattare gli uomini come pezzi da giocare». Tonini viene ordinato cardinale nel concistoro del 26 novembre 1994 da Giovanni Paolo II. Ma continua il suo impegno sociale, culturale e mediatico: farà parte di diverse commissioni ministeriali incaricate di studiare la riforma scolastica, ma si occuperà anche di clonazione terapeutica. In occasione del Capodanno 2004, anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi lo nomina Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana. In occasione dei suoi 90 anni, la Chiesa di Ravenna lo festeggia in un Duomo gremito. Nell' occasione Giovanni Paolo II gli invia un messaggio sottolineando «l'intrepido zelo' del suo impegno apostolico 'nell'ambito sia della predicazione che della comunicazione sociale»'. Il 12 dicembre 2012 l'universita' 'Luspio' gli conferisce la laurea honoris causa in Economia e Management Internazionale, per «l'opera di alta divulgazione e di laborioso impegno al servizio di un'economia più umana e per i contributi dati al tema delle relazioni tra etica ed economia». A fine febbraio scorso era morta la sorella Bianca di 93 anni. E qualche giorno fa, il 20 luglio, in occasione del suo compleanno aveva detto: «I miei 99 anni? Non ci penso, quelli che il Signore manda, li prendiamo».

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