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Questo articolo è stato pubblicato il 29 luglio 2013 alle ore 13:32.

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Francesco: misericordia per i divorziati. E sullo Ior: un monsignore in galera è cosa che fa male - Riciclaggio, accordo con Bankitalia

«La misericordia é più grande». Papa Francesco ha risposto così a una domanda sulla comunione per i divorziati risposati nel corso del viaggio aereo di ritorno da Rio de Janeiro. Nelle sue parole c'é una promessa: il prossimo Sinodo affronterà il tema e recupererà finalmente lo studio avviato da Joseph Ratzinger quando era prefetto della Dottrina della Fede per trovare una soluzione alternativa - alla quale fa cenno Bergoglio esplicitamente nel suo ragionamento - ai processi canonici di annullamento, che attualmente sono l'unica strada percorribile per chi vuole tornare ai sacramenti.

Ior all'insegna di trasparenza e onestà
Il Papa non sa ancora quale forma avrà lo Ior, comunque è certo che dovrà basarsi su «trasparenza e onestà». Intanto si fida del lavoro della commissione che sta studiando il problema, ha detto il Papa. Ha anche precisato che voleva affrontare la «questione economica» della riforma della curia il prossimo anno, ma poi «le cose che sapete sono accadute» lo hanno indotto a procedere subito.

Un monsignore in galera è una cosa che fa male
«Abbiamo questo monsignore che è andato in galera - ha detto il Papa in aereo parlando della Curia alludendo a monsignor Nunzio Scarano, arrestato per ipotesi di reato che coinvolgono anche l'uso dei conti presso lo Ior - pensate che sia andato in galera perché somigliava alla beata Imelda? È uno scandalo, una cosa che fa male».

Sui gay non giudico
La lobby gay non va bene, perché non vanno bene le lobby. Circa i gay «io non giudico, se è una persona di buona volontà, chi sono io per giudicare?», ha detto iol Pontefice. «Non ho trovato carte d'identità di gay in Vaticano, dicono che ce ne sono, credo che si deve distinguere il fatto che è gay dal fatto che fa lobby», ha detto il Papa in volo da Rio a Roma. Essere gay, ha aggiunto il Papa «è una tendenza, il problema è la lobby, la lobby non va bene, quella gay, quella politica, quella massonica. E la ringrazio tanto per avermi fatto questa domanda», ha concluso. La domanda riguardava monsignor Ricca e la lobby gay.

Su monsignor Ricca non è emerso nulla
«Nei confronti di monsignor Ricca ho fatto quello che il diritto canonico dice di fare: ho fatto la 'investigatio previa' e in questa non c'è niente di ciò di cui lo accusano, non abbiamo trovato niente», ha detto il Papa in volo da Rio sul direttore di S.Marta da lui nominato prelato dello Ior e accusato dalla stampa di comportamenti immorali. «In generale - ha aggiunto - vedo che tante volte nella chiesa si va a caccia dei peccati di se un prete ha fatto un peccato, il Signore perdona, il Signore dimentica, e questo è importante, il Signore dimentica. Se noi non dimentichiamo, corriamo il rischio che il Signore non si dimentichi di noi. San Pietro ha fatto uno dei peggiori peccati, rinnegare Cristo, e con questo lo hanno fatto Papa.

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