Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 30 luglio 2013 alle ore 06:40.
Per il compenso
non c'è tariffario
Esiste un riferimento normativo
che consenta di valutare il compenso annuo dell'amministratore, in alternativa a quello abituale legato a quota-proprietario? Su un totale di spese condominiali dell'ordine di 100.000 euro quale può essere
un compenso congruo?
Non esiste un tariffario a cui rifarsi, né potrebbe esistere perché lo vieta la normativa sulla concorrenza. L'unico criterio rimane quello del compenso per unità immobiliare stabilito dal mercato, che può variare molto da città a città.
La via migliore da seguire è quella empirica: rivolgersi a tre-quattro professionisti attivi su piazza (conosciuti e con una certa esperienza alle spalle) e confrontare i preventivi. In questo modo si potrà avere un'idea del prezzo medio e, di conseguenza, capire se il compenso richiesto dal proprio amministratore è in linea o no con il mercato. Nel confronto tra i preventivi, ovviamente, è importante pesare anche gli extra.
Quando c'è il vincolo
di nomina
A seguito della riforma sussiste l'obbligo di nomina dell'amministratore in caso esistano più di otto condomini. Nel caso di caseggiato con un totale di nove appartamenti posseduti da otto condomini proprietari (in sostanza un condomino è proprietario di due appartamenti) è obbligatoria la nomina di un amministratore?
L'obbligatorietà dell'amministratore qualora ci siano più di otto condomini si riferisce, appunto, ai condomini
e non alle unità immobiliari dagli stessi possedute. Pertanto, nella fattispecie, trattandosi di un condominio con meno
di nove condomini, non è obbligatorio nominare l'amministratore.
Le maggioranze
per l'antenna centralizzata
L'assemblea di condominio con la maggioranza qualificata ha deliberato l'installazione di un'antenna centralizzata.
I dissenzienti possono rifiutarsi di partecipare alla spesa? Nel caso di un appartamento con due ingressi che
all'origine erano separati, successivamente sono stati unificati e sono diventati un'unica unità immobiliare sia reale che catastale, come si deve contribuire alla spesa nel caso venga richiesto un solo allaccio?
L'installazione di un'antenna centralizzata deve ritenersi una innovazione in base all'articolo 1120 del Codice civile per cui le delibere vanno assunte nel rispetto dei quorum deliberativi indicati dal comma 5 dell'articolo 1136 del Codice.
Questo vincola sia i dissenzienti che
gli assenti. Nella situazione descritta nella domanda occorre contribuire secondo il piano di ripartizione approvato. Il nuovo articolo 1120 del Codice prevede per la medesima fattispecie, il quorum indicato dall'articolo 1136, secondo comma. Se l'antenna centralizzata è una parabola satellitare è prevista la maggioranza agevolata dell'attuale terzo comma dell'articolo 1136.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I NUMERI
30 milioni
Almeno la metà degli italiani vive in condominio, considerando all'interno di questa definizione qualunque edificio che abbia delle parti comuni. La riforma ha quindi un bacino di interesse di rilievo assoluto
15 miliardi
La stima delle spese che passano dai condominii in ogni anno ammontano a 10-15 miliardi. La riforma prevede che ogni condominio sia dotato di un conto corrente dal quale dovranno transitare tutte le somme in entrata e in uscita
26mila
Sono gli amministratori professionali, ma i "dopolavoristi" sono il triplo. Nella riforma è stato previsto che l'amministratore deve possedere specifici requisiti di professionalità e di onorabilità