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Questo articolo è stato pubblicato il 31 luglio 2013 alle ore 11:30.

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L'Udinese si fa grande: al via i lavori per il nuovo stadio "Friuli"

Udine non è mai stata così vicina alle grandi città d'Europa. Merito della firma che ieri ha dato il via libera definitivo al progetto che presto permetterà all'Udinese di giocare davanti al proprio pubblico in uno stadio quasi completamente rinnovato. Nella forma e nelle prospettive. Sarà sempre il "Friuli", ma con molte novità e diverse possibilità in più a beneficio degli spettatori, degli addetti ai lavori e, certo, pure della squadra bianconera.

«È il nostro scudetto», ha detto il patron del club friulano Giampaolo Pozzo poco dopo aver messo nero su bianco con il Credito sportivo italiano l'accordo che consentirà all'Udinese di ricevere il finanziamento utile per procedere alla ristrutturazione dell'impianto. Lavori che sono già cominciati a fine maggio con lo spostamento del campo e che si concluderanno, se tutto andrà come previsto, in tempo per il calcio d'inizio della stagione 2014-15. Dodici mesi e poi il sogno diventerà realtà. Udine come Torino, Monaco e Londra. Per cambiare marcia, per intendere il pallone come un business a tutto tondo. Vero e possibile. Anzi, necessario.

«Con il nuovo Friuli – ha aggiunto Pozzo – porteremo in provincia una struttura importantissima per il calcio italiano. Sono molto soddisfatto di come si sono sviluppati i rapporti con il Credito sportivo. Insieme siamo riusciti ad abbattere l'ostacolo più difficile, la burocrazia». Dalle parole ai numeri. La ristrutturazione dello stadio bianconero costerà complessivamente 40 milioni di euro, che graveranno in eguale misura sull'Udinese e sulla cosiddetta «banca dello sport», l'istituto pubblico con gestione autonoma che è nato alla fine degli anni Cinquanta con l'obiettivo di venire incontro alle esigenze delle società sportive che hanno bisogno di liquidità per far fronte a operazioni di ampliamento e di miglioramento delle strutture esistenti. Anche la Juventus ha bussato alla porta del Credito sportivo per il finanziamento dei lavori del nuovo Stadium. Due volte. La prima, nel marzo 2009, per sottoscrivere un mutuo di 50 milioni. La seconda, nel maggio 2010, per coprire alcune migliorie progettuali: contratto di 10 milioni della durata di 12 anni.

«Per un'opera del genere – ha sottolineato il direttore amministrativo Alberto Rigotto – occorrono un finanziamento, un Comune con cui non si litiga e un club dai bilanci sani». Ecco gli ingredienti per mettersi al passo con il modo di intendere il calcio nelle grandi città europee. Per offrire al pubblico un palcoscenico moderno e funzionale. Per garantire all'Udinese nuove entrate che le permettano di aggiornare e, se possibile, rilanciare le proprie ambizioni in ambito nazionale e internazionale. La chiusura del cerchio spetta al commissario straordinario del Credito sportivo, Marcello Clarich, che spiega: «L'opera darà lavoro a 50 persone, dimostrando come il cosiddetto Nord-Est funzioni». Si cambia per fare meglio. Ma senza stravolgere la tradizione. Lo dice la nota introduttiva presentata mesi fa dal responsabile dei lavori, l'ingegner Roberto Regni: «Il progetto si propone di mantenere l'immagine storica del "Friuli" della quale il caratteristico arco di copertura della tribuna è sicuramente l'elemento architettonico caratterizzante».

Le novità della nuova casa dell'Udinese? Tantissime. È prevista la copertura di tutti i posti a sedere, curve comprese. La capienza massima dell'impianto passerà da 41.000 a 25.000 spettatori, per «godere l'evento in un luogo privilegiato e domestico». Saranno installati nuovi tornelli lungo tutto il perimetro dello stadio per garantire «tempi di accesso inferiori ai 30 minuti». Inoltre, sono state individuate soluzioni per migliorare la visibilità notturna. Il nuovo impianto di illuminazione farà più luce e consentirà un risparmio energetico di circa il 20 per cento rispetto all'attuale. Infine, la ciliegina sulla torta. Il nuovo "Friuli" avrà una "Wi-Fi free zone", che darà la possibilità a ogni spettatore di collegarsi a Internet a costo zero tramite i telefonini di ultima generazione. Tutti i lavori verranno fatti senza pregiudicare l'accesso all'impianto nel corso della stagione 2013-14. Udine si fa grande.

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