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Questo articolo è stato pubblicato il 01 agosto 2013 alle ore 11:08.

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Scelta civica perde il coordinatore Olivero, Monti a un passo dalle dimissioni ma poi ci ripensa

Acque agitate in casa dei centristi di Scelta civica, dopo una riunione fiume degli eletti che ieri notte, al termine di 4 ore di assemblea dai toni drammatici, ha portato il senatore Andrea Olivero a cedere il ruolo di coordinatore politico al Comitato di presidenza del movimento (del quale Olivero continuerà a far parte). Il leader di Scelta civica, l'ex premier Mario Monti, sarebbe invece arrivato ad un passo dal rassegnare le dimissioni da presidente, rientrate solo dopo che i parlamentari gli hanno letteralmente impedito di uscire dalla sala. «Ma l'addio è solo questione di tempo», spiega chi gli ha parlato. A monte delle ultime fibrillazioni interne, le frizioni tra Olivero e Monti per la partecipazione dell'ormai ex coordinatore a un convegno Udc.

«È stata una discussione intensa, molto ricca e con un'abbastanza facile convergenza dei punti di vista. Una grande prova di maturità», ha spiegato Monti uscendo dalla sede di via Poli. Secondo quanto spiegato in una nota diffusa da Sc, Olivero e Monti «hanno convenuto sul fatto che, anche per prevenire possibili tendenze centrifughe il compito più rilevante di Scelta Civica nei prossimi mesi sarà quello di elaborare una visione di cultura politica in cui possano coerentemente iscriversi l'Agenda Monti in una grande opera di creazione del consenso affinché in Italia si affermi quell'economia sociale di mercato altamente competitiva che rappresenta l'obiettivo dell'intera Europa».

Tra i nuovi compiti affidati ad Olivero ala costituzione di un gruppo di lavoro «per elaborare le prime linee di questo Progetto di Cultura politica, da sottoporre ad un seminario che si svolgerà in settembre" e in vista del Congresso di Sc, al quale spetterà l'elezione di tutte le cariche del partito». «Non è un progetto senza patria politica, è il progetto di Scelta Civica», ha precisato Monti. Anche se non tutti sembrano essere soddisfatti della proposta: «Un coordinatore si cambia se cambia la linea politica», ha commentato uno dei parlamentari presenti alla riunione.

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