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Questo articolo è stato pubblicato il 09 agosto 2013 alle ore 20:33.
La star della tv Usa, Oprah Winfrey, ha raccontato di essere stata vittima di razzismo in una boutique di lusso a Zurigo, dove si trovava il mese scorso per il matrimonio di Tina Turner.
Un episodio di razzismo che vede come protagonista una delle donne più conosciute e ricche d'America. In un'intervista rilasciata a Larry King, la Winfrey ha confidato che una commessa della boutique si è rifiutata di mostrarle una borsa da 35mila franchi (oltre 28mila euro), dicendo che era «troppo costosa per lei». «Io ho detto a questa donna: potrei vedere quella borsa sulla mensola? e lei mi ha risposto: no, è troppo costosa», ha raccontato. La regina dei talk-show americani ha raccontato che dopo l'episodio è stata tentata di comprarsi tutto il negozio. La commessa avrebbe poi spiegato che la borsa di coccodrillo era stata creata per l'attrice americana Jennifer Aniston.
Secondo la rivista Forbes, Oprah Winfrey ha una ricchezza stimata in 2,8 miliardi di dollari.
Contattata dalla France presse, Trudie Goetz, proprietaria della catena di boutique di lusso Trois Pommes, ha detto che si è trattato di un malinteso: «La mia commessa ha voluto essere molto gentile. Ha spiegato che si trattava di una borsa da 35mila franchi svizzeri e che poteva mostrarle versioni meno costose in struzzo, vera pelle e velluto».
Suisse Tourisme, l'agenzia di promozione turistica, ha presentato le proprie scuse su Twitter scrivendo che «la commessa ha avuto un comportamento scorretto. Ce ne scusiamo».
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