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Questo articolo è stato pubblicato il 13 agosto 2013 alle ore 07:26.

Tra oggi e domani dovrebbe arrivare il documento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con le valutazioni del Quirinale sul futuro politico di Silvio Berlusconi dopo la condanna definitiva per frode fiscale.
Brunetta: confido nella saggezza di Napolitano
«Ho fiducia che la saggezza di Napolitano indichi una strada che salvaguardi la pienezza della democrazia già ferita da una giustizia sconsiderata», ha dichiarato il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta. «L'agibilità politica di Silvio Berlusconi - ha sottolineato Brunetta - non è una questione personale e neanche di una parte persino maggioritaria degli italiani: piaccia o no egli è il perno su cui si regge il delicato equilibrio non solo del governo ma della stessa agibilità politica dell'Italia. Intendo per agibilità la possibilità di uno scambio politico tra parti che nella diversità riconoscono un territorio comune di valori e di pratica di dialogo».
Leva (responsabile Giustizia del Pd): Berlusconi è incandidabile
«Silvio Berlusconi è incandidabile. La legge Severino è chiara», sottolinea Danilo Leva, responsabile Giustizia del Partito democratico. Quanto alla volontà di ricorrere al Tar, annunciata dall'ex ministro Nitto Palma, l'esponente del Pd risponde: «sono liberi di fare ciò che vogliono, ma la normativa é chiara da questo punto di vista». E il messaggio di Napolitano atteso in questi giorni? «Noi siamo molto rispettosi delle scelte che il capo dello Stato farà, certo è che non ci possono essere salvacondotti o concessioni di grazie. E su questo punto il Quirinale è stato molto chiaro».
Il M5S minaccia l'impeachment se ci sarà un atto di clemenza per il Cavaliere
«Qualsiasi atto di clemenza per Berlusconi sarebbe un atto eversivo», ha scritto il senatore Michele Giarrusso del Movimento Cinque Stelle in un post sul suo profilo Facebook.. «E il presidente dovrebbe essere messo in stato d'accusa per attentato alla Costituzione. Non è una mia posizione personale, anche Grillo è d'accordo e ci stiamo già preparando». L'impeachment è la procedura prevista dall'articolo 90 della Costituzione. È un istituto giuridico col quale si prevede il rinvio a giudizio di titolari di cariche pubbliche qualora abbiano commesso particolari illeciti nell'esercizio delle loro funzioni. La procedura è precisa: è il Parlamento che incrimina il Presidente della Repubblica, con una maggioranza qualificata.
Sciortino (Famiglia cristiana): un salvacondotto minerebbe il prestigio di Napolitano
«Non si può pretendere dal Colle un segnale o un 'salvacondotto' che minano l'uguaglianza di tutti i cittadini. Ne andrebbero di mezzo la credibilità e,ancor più, il prestigio di un presidente amato e stimato da tutti per essere stato, in questi turbolenti anni, un vero baluardo delle istituzioni e della democrazia in Italia», ha scritto Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana.
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