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Questo articolo è stato pubblicato il 16 agosto 2013 alle ore 15:56.

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Berlusconi valuta le prossime mosse - Opzione affidamento, i costi politici

Quagliariello: non basta Napolitano a blindare esecutivo
Bastano le parole di Napolitano a "blindare" il governo? «Non credo, il governo deve respirare con i propri polmoni, deve esso stesso garantire la propria durata». Così il ministro Gaetano Quagliariello. Il 2015? «È tutto da conquistare» da parte di coloro che «sono al governo, anche nel dialogo con i loro partiti». Quagliariello ricorda che per fare le riforme occorre fermare il conflitto istituzionale.

Nitto Palma: se accolto ricorso Ue revisione sentenza Cassazione
Secondo l'ex guardasigilli Nitto Palma, contro la sentenza della Cassazione rimane aperto uno spiraglio. «Se il ricorso in sede europea presso la Corte dei Diritti dell'Uomo per violazione del giusto processo, si pensi solo alla palese violazione dell'art. 7 della Convenzione Europea, dovesse essere accolto - ha affermato - la Corte Costituzionale ha stabilito che l'accoglimento costituisce causa di revisione della sentenza passata in giudicato». «L'eventuale richiesta di grazia - ha sottolineato - non significherebbe di per sé accettazione della condanna e non escluderebbe in alcun modo altri mezzi di impugnazione della sentenza della Cassazione, quale, ad esempio, il ricorso in sede europea».

Arresti domiciliari o affidamento ai servizi sociali?
Berlusconi deve decidere tra arresti domiciliari e affidamento ai servizi sociali. La decisione andrà presa tra il 16 settembre e il 15 ottobre. Per quanto riguarda l'affidamento in prova, ci sono dei precedenti: il leader della Dc Arnaldo Forlani, presso la Caritas di Roma; Cesare Previti, presso Don Ciotti.

Il nodo incandidabilità
C'è poi il nodo incandidabilità e, quindi, dell'agibilità politica del leader del Pdl. Salvo un passo indietro dello stesso Berlusconi, a metà settembre, dopo l'esame in giunta (che si riunisce il 9), si voterà in aula. Pd e M5s potrebbero votare a favore della decadenza. Il Pdl potrebbe tuttavia puntare ad allungare i tempi dei lavori in giunta. Il presidente della Giunta per le Immunità del Senato Dario Stefàno avverte: «Sulla decadenza di Berlusconi da senatore, la decisione finale spetterà all'Assemblea del Senato, e non potranno esserci "salvacondotti" provenienti dall'esterno». Stefàno ricorda anche che la legge Anticorruzione è una norma di carattere amministrativo che «parla molto chiaro»: qualsiasi condanna si riporti, e a prescindere da come si sconti la pena, l'incandidabilità non può essere messa in discussione. Questa scatta non appena la condanna diventa definitiva. È, insomma, una norma di natura amministrativa che impedisce di venire eletti per un periodo non inferiore ai 6 anni anche nel caso in cui non si abbiano pene accessorie come l'interdizione». Sulla stessa linea Valerio Spigarelli, presidente dell'Unione delle camere penali: un'eventuale grazia concessa dal capo dello Stato a Berlusconi non potrebbe cancellare la decadenza e l'ineleggibilità previste dalla legge Severino. Intanto ieri su alcune spiagge italiane sono volati gli aeroplani, con la nuova campagna di comunicazione: "Forza Italia, forza Silvio". Segno che, comunque, una scelta politica è già stata fatta.

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