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Questo articolo è stato pubblicato il 20 agosto 2013 alle ore 16:19.

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Luna Rossa ed Emirates (Afp)Luna Rossa ed Emirates (Afp)

Tocca a Luna Rossa rompersi per concedere a Emirates Team New Zealand il punto del 2 -1 nella Louis Vuitton Cup di San Francisco. Il programma di regate di San Francisco procede lentamente, anche ieri una sola regata delle due previste, la numero tre e la numero quattro, il vento nel pomeriggio supera quasi sempre i limiti imposti dalla Coast Guard. Ancora una volta una rottura da pochi soldi che ha fermato uno dei concorrenti, è successo poco dopo il primo lato di poppa, durante il quale si era molto onorevolmente difesa da Emirates Team New Zealand che riprende il comando. Si è rotta una batteria di pulegge affogate nel carbonio da cui passano tutte le scotte che servono alla regolazione dell'ala, o meglio a controllarne il "twist" (da tradurre con la brutta parola svergolamento), necessaria potenza della vela rigida, una specie di acceleratore: con poco vento si una una vela potente con molto vento si scarica una parte della vela che in pratica diventa passiva.

Dopo un buon avvio Luna rossa cede
Prima? Bella partenza di Chris Draper, e ottimo il lato di lasco dove Luna Rossa ha mostrato la velocità simile a quella degli avversari. La barca italiana che ha ceduto solo qualche decina di metri all'avversario prima del cancello di poppa e subito dopo la rottura. Ai più ovviamente, questo non piace: la regata per il momento in questa fase cruciale sembra una corsa a eliminazione. Tutti hanno rotto di tutto, sia gli americani in allenamento che hanno anche perso un timone, sia gli sfidanti e perfino, come abbiamo visto, i neozelandesi che sembravano avere la barca più collaudata.

Perché tutti "spaccano"
"La ragione c'è – spiega lo skipper italiano Max Sirena – finora abbiamo corso da soli oppure in regate poco impegnative e solo adesso ci troviamo a combattere un confronto dove è necessario usare tutte le armi, tirare a vincere. Quello che non si è rotto finora cede… ripariamo una cosa ma sappiamo che forse domani se ne romperà un'altra. Non possiamo prendercela con il tipo di barche, la formula è nuova e stiamo imparando tutti, velisti e progettisti. In una prossima edizione con le stesse barche sarebbero più mature e più affidabili, oltre che più simili come velocità". Dopo sole tre regate e tutte le notti passate a far riparazioni negli hangar c'è aria di bilanci, prosegue Sirena: "io credo che abbiamo fatto un buon lavoro e dall'esterno si comprende poco, perché non ci sono stati avversari a dar valore ai risultati. Siamo partiti senza favori del pronostico e ci troviamo a pensare che potremmo anche battere i neozelandesi, che hanno mostrato finalmente qualche incertezza. E io so che i kiwi sono forti se continuano a vincere ma si possono battere quando la situazione diventa più difficile. Il punto che abbiamo conquistato è storico per noi".

Oggi riposo
La Louis Vuitton Cup riposa un giorno, i team aggiustano, rinforzano, discutono. E' il momento degli shore team, degli equipaggi di terra. Luna Rossa è solida in questo reparto e può tornare in acqua mercoledì in buona forma.

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