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Questo articolo è stato pubblicato il 21 agosto 2013 alle ore 15:46.
È stata notificata all'architetto catalano Santiago Calatrava la citazione in giudizio per 3,8 milioni di euro di danni all'Erario italiano relativi alle pecche e ai «macroscopici errori» nella progettazione del Ponte della Costituzione a Venezia, inaugurato nel 2008.
Citazione consegnata al terzo tentativo
Dopo due tentativi andati a vuoto - stando a quanto riferisce oggi «La Nuova Venezia» - al terzo la citazione per il processo che inizierà il 13 novembre prossimo è stata regolarmente consegnata all'archistar.
Il calcolo dei danni erariali
I 3 milioni 886mila euro chiesti a Calatrava dai giudici contabili sono la somma che il Procuratore della Corte dei Conti del Veneto, Carmine Scarano, ha calcolato per i danni erariali direttamente imputabili alle carenze progettuali del quarto ponte sul Canal Grande, conosciuto con il nome del suo ideatore.
Un'inchiesta lunga 10 anni
Le polemiche e le denunce per la lievitazione dei costi del ponte e le difficoltà realizzative avevano portato ad un'inchiesta della magistratura contabile durata dieci anni. Al termine, la Corte dei Conti aveva stimato i danni erariali totali in circa 7,6 milioni di euro.
Il progetto e la realizzazione
Del quarto ponte sul Canal Grande si iniziò a parlare già nel 1996, per arrivare all'approvazione definitiva da parte del Comune di Venezia nel 2001. Servirono poi altri sette anni perché la struttura vedesse la luce.
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