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Questo articolo è stato pubblicato il 21 agosto 2013 alle ore 16:31.

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Wikileaks, il soldato Manning dice di essere donna. La lettera a Obama con la richiesta di grazia

Bradley Manning, il soldato Usa condannato a 35 anni per il passaggio di documenti a Wikileaks, dice di essere una donna e vuole vivere come tale con il nome di Chelsea.

Terapia di ormoni
«Voglio essere essere sottoposto a una terapia di ormoni il prima possibile. Mi auguro che appoggerete la mia transizione. Chiedo che a partire da oggi mi chiamiate con il mio nome femminile, Chelsea», afferma Manning in una dichiarazione a Today Show di Nbc.
La difesa di Manning nel corso del processo ha messo in evidenza le forti pressioni psicologiche sul ragazzo durante l'era del don't ask don't tell.

La lettera a Obama con la richiesta di grazia
Ho violato la legge «per amore del mio Paese e senso di dovere verso gli altri e se respingerà la mia richiesta di grazia, servirò la mia pena sapendo che a volte bisogna pagare un alto prezzo per vivere in una società libera». Così Bradley Manning, l'ormai ex soldato americano condannato a 35 anni di carcere per aver passato a Wikileaks documenti segreti, si rivolge a Barack Obama, in una lettera di cui ha dato notizia il legale del giovane analista, David Coombs.

Bradley Manning si aspetta la grazia da Obama, ha detto il legale del soldato americano.

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