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Questo articolo è stato pubblicato il 22 agosto 2013 alle ore 18:00.
L'ultima modifica è del 22 agosto 2013 alle ore 11:20.

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Silvio BerlusconiSilvio Berlusconi

Altolà di Berlusconi: nessuno può togliermi il ruolo di leader. «Possono farmi tutto - ricorda il Cavaliere in un'intervista al settimanale "Tempi" - ma non possono togliermi tre cose. Non possono togliermi il diritto di parola sulla scena pubblica e civile italiana. Non possono togliermi il diritto di animare e guidare il movimento politico che ho fondato. Non possono togliermi il diritto di essere ancora il riferimento per milioni di italiani, finché questi cittadini liberamente lo vorranno». «Diranno - continua il leader del Pdl - che è colpa mia se i ministri del Popolo della libertà valuteranno le dimissioni davanti al massacro giudiziario del loro leader eletto da milioni di italiani. Ma io mi domando: se due amici sono in barca e uno dei due butta l'altro a mare, di chi è la colpa se poi la barca sbanda?».

Anm: linciaggio mediatico contro la magistratura
Intanto, l'Anm «ancora una volta denuncia pubblicamente il susseguirsi di articoli di stampa e di servizi televisivi contenenti gravi offese a singoli magistrati e inaccettabili attacchi all'intero ordine giudiziario, giunti fino alla redazione di elenchi di magistrati, che evocano liste di proscrizione». È quanto afferma l'Anm in una nota firmata dal presidente Rodolfo Sabelli, dal suo vice, Valerio Savio, e dal segretario generale Maurizio Carbone.

Incontro tra Letta e Saccomanni su dossier economici
Da Rimini dove partecipa al meeting di Cl il segretario del Popolo della Libertà Angelino Alfano propone: in Giunta al Senato il Pd voti contro la decadenza di Berlusconi. Replica a distanza il ministro del Pd Dario Franceschini: nessun baratto con la legalità. Il contesto è quello del duro faccia a faccia tra lo stesso Alfano e il premier Letta a palazzo Chigi. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto al Quirinale il premier Letta. Che ha riferito al capo dello Stato «sulle prospettive della situazione di governo e della situazione politica».

Berlusconi: o scossa in 50 giorni o tendenza recessiva
Il Cavaliere intanto attacca anche sul fronte delle misure che andranno adottate dall'Esecutivo. «O nei prossimi 50 giorni il Governo è in grado di dare una scossa in positivo che possa essere percepita da tutti gli italiani, oppure - afferma il leader del Pdl - saremo ancora inchiodati a una tendenza recessiva. E non si potrà certo esultare per qualche eventuale "zero virgola" in più. O l'Italia riprende a correre, oppure rischiamo di pagare un prezzo altissimo alla crisi».

Marina è una leonessa ma non scenderà in campo
«I miei figli - ricorda l'ex premier - mi hanno emozionato e commosso per il loro coraggio e per l'intelligenza di cui il loro amore verso di me è nutrito. Quanto a mia figlia Marina, è stata una leonessa nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Il suo valore di persona, di imprenditrice, di donna, di cittadina, è sotto gli occhi di tutti. Le ho dato alcuni consigli, con amore e credo con lungimiranza e sono assolutamente sicuro che non scenderà in campo al mio posto».

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