Le larghe intese sono già al capolinea? Ecco i quattro motivi di scontro tra Pd e Pdl
Lo scoglio principale è quello politico, l'applicazione della legge Severino al caso Berlusconi, con il rischio per il Pdl della decadenza dell'ex premier dalla carica di senatore. Ma le distanze tra Pd e Popolo della Libertà passano anche dal restyling dell'Imu e...
di Andrea Carli
1. La decadenza di Berlusconi dalla carica di senatore. Il Pdl: legge Severino non applicabile. Il Pd: no alla irretroattività

Silvio Berlusconi
Nel processo sulla compravendita dei diritti tv Mediaset, la Cassazione ha confermato quattro anni di reclusione per frode fiscale (tre dei quali condonati dall'indulto del 2006) a Silvio Berlusconi, leader del Pdl.
A settembre il Senato, camera di appartenenza del cavaliere, darà il via all'iter per decidere l'applicazione della legge Severino al caso. Per la legge del 2012, infatti, quando una causa di incandidabilità sopravviene nel corso del mandato si verifica la decadenza del parlamentare, che va dichiarata dall'assemblea. Il 9 si riunisce la giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari di Palazzo Madama. La giunta elaborerà una proposta (di convalida o di decadenza), che sarà poi sottoposta al voto dell'Aula.
Il Pdl chiede che la questione dell'applicabilità della legge Severino al caso Berlusconi venga approfondita nel passaggio in Giunta, e chiede di sottoporre il nodo alla Corte costituzionale. La norma sulla decadenza dal Parlamento, spiegano esponenti del Popolo della Libertà, non è applicabile all'ex premier: i reati per i quali Berlusconi è stato condannato - sottolineano - sono stati commessi prima dell'entrata in vigore della legge, quindi un senatore può essere sottoposto a un voto dell'Assemblea che ne riconosca la "ineleggibilità sopravvenuta" solo se questo senatore è stato condannato per reati commessi successivamente al dicembre 2012, data di entrata in vigore della nuova norma. Di diverso avviso il Pd, con il segretario Gugliemo Epifani che ha già annunciato che il Partito demiocratico voterà sì alla decadenza di Berlusconi. Sul nodo retroattività della norma, il presidente della Giunta per le immunità del Senato Dario Stefano (Sel) ricorda che «con una nostra precedente autodeterminazione come giunta abbiamo fissato che le nostre funzioni non ascrivano la competenza nel richiamare problemi di costituzionalità delle norme o delle leggi. Credo - continua Stefano - che quell'autodeterminazione della giunta sia da riferimento anche in questo caso. Dobbiamo limitarci a svolgere il ruolo che le norme ci attribuiscono, quello di applicare e in questo caso di discutere sull'incandabilità intervenuta ed eventuale decadenza di Silvio Berlusconi». Il Pdl mostra i muscoli: se il Pd voterà a favore della decadenza di Berlusconi, avverte, la tenuta dell'Esecutivo Letta sarà a rischio.
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