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Questo articolo è stato pubblicato il 28 agosto 2013 alle ore 13:45.

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Angela Merkel e Gerhard Schroeder (Corbis)Angela Merkel e Gerhard Schroeder (Corbis)

La Grecia è ancora il tema dominanate delle elezioni tedesche del 22 settembre. Il cancelliere tedesco Angela Merkel, in corsa per un terzo mandato, ha reso noto che Atene non avrebbe mai dovuto entrare nell'euro-zona. Un'affermazione che ha fatto scalpore dopo che il suo ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, ha ammesso che servono altri 11 miliardi di euro per il terzo salvataggio de paese mediterraneo.

Dunque, di chi è la colpa di aver fatto entrare Atene nell'euro mentre non era ancora pronta? «Del predecessore socialdemocratico, Gerhard Schroeder, che ha guidato la Germania dal 1998 al 2005, quando appunto la Grecia entrò nell'euro», ha accusato dura la Merkel.

La Grecia sta diventando una "patata" bollente nella campagna elettorale tedesca dove il fronte conservatore sta subendo gli attacchi dell'ex premier Schroeder - che è entrato in campo a sostengo del candidato dell'Spd , Peer Steinbrueck - puntando proprio sulla incapacità del governo tedesco di dire la verità sui costi reali del salvataggio della Grecia.

Obiettivo della leader Cdu invece - scrive il Daily Telegraph che riporta la notizia - è quello «di mostrare ai suoi elettori di mantenere una grande distanza dai paesi europei in difficoltà», i cosidetti periferici, in vista delle elezioni del 22 settembre prossimo. «Non bisognava permettere alla Grecia di entrare nell'euro», ha tuonato ieri Merkel di fronte a mille sostenitori dell'Unione cristiano-democratica a Rendsburg, nel profondo nord del paese nel tentativo di bloccare l'emorragia sotterranea di voti a favore di Alternative für Deutschland, piccola formazione politica di destra in continua ascesa che ha fatto della lotta alla Grecia e della sua espulsione dall'euro la sua ragione d'essere. «Il cancelliere Schroeder ha accettato la Grecia (nel 2001) e indebolito il Patto di stabilità ed entrambe le decisioni sono state totalmente sbagliate e uno dei punti di partenza dei nostri attuali problemi», ha rincarato "Angie", secondo la quale per ottenere una valuta unica forte bisogna realizzare riforme severe in paesi in difficoltà come Atene. «Perché l'euro è più di una valuta - ha spiegato la leader tedesca - per questo motivo abbiamo fornito solidarietà, ma la solidarietà è sempre legata alla responsabilità di applicare le riforme in quei paesi che ricevono la nostra solidarietà».

Merkel ha anche accusato Schroeder (che insieme a Jacques Chirac con il bene placito di Romano Prodi, allora presidente della Commissione europea che aveva definito in una intervista a Le Monde "stupido" il Patto) di aver minato nel 2005 con quella riforma del Patto di stabilità i conti di Eurolandia e di averla resa più fragile di fronte alla bolla dei subprime americani, crisi che sarebbe scoppiata il 15 settembre 2008 con il default di Lehman Brother.

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