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Questo articolo è stato pubblicato il 02 settembre 2013 alle ore 11:14.

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(Reuters)(Reuters)

TOKYO - Viva le Olimpiadi! Bisogna probabilmente ringraziare i Giochi Olimpici se il governo giapponese ha finalmente deciso di non lasciare alla sola società di gestione Tepco la responsabilità di risolvere i perduranti problemi della centrale nucleare di Fukushima Daiichi: il premier Shinzo Abe e alcuni suoi collaboratori hanno promesso che l'esecutivo prenderà misure organiche per affrontare e risolvere una situazione tornata al limite dell'emergenza.

Provvedimenti inevitabili dopo la raffica di notizie allarmanti provenienti dalla centrale, in particolare per il problema delle fuoriuscite di acqua altamente radioattiva. Ma l'annuncio dell'intervento diretto del governo - che già domani potrebbe presentare una serie di misure specifiche, comportanti ulteriori esborsi di denaro pubblico - sembra essere stato accelerato dalla circostanza che venerdì a Buenos Aires sarà decisa la città che ospiterà le Olimpiadi del 2020. Tokyo è candidata, ma deve vedersela con la concorrenza di Madrid e di Instanbul: uno dei fattori di debolezza della candidatura della metropoli nipponica sta proprio nell'eco internazionale che il tutt'altro che risolto "caso Fukushima" sta avendo.

Le azioni della Tepco, che stavano perdendo circa il 6%, sono riuscite a chiudere oggi in rialzo dopo l'arrivo di queste promesse di aiuto governativo: il calo iniziale era stato provocato dalle notizie rilasciate nel corso del weekend, secondo cui il livello di radiazioni presso un contenitore di acqua contaminata si era impennato di 18 volte rispetto al 22 agosto, fino a un ammontare (1.800 millisievert l'ora) in grado di uccidere una persona direttamente esposta nel giro di 4 ore. In quattro altri punti intorno alla centrale sono stati riscontrati livelli di radioattività che segnalano la possibilità di nuove fuoriuscite dai contenitori per lo stoccaggio dell'acqua (che serve a raffreddare i tre reattori danneggiati).

Oggi, peraltro, il responsabile della Nuclear Regulation Authority Shinichi Tanaka - intervenendo al Foreign Correspondents' Club di Tokyo - è parso ridimensionare i problemi alla centrale. Ad esempio, ha dichiarato che non risultano nuove fuoriuscite di acqua radioattiva, dopo quelle scoperte nei giorni scorsi; a suo parere, inoltre, non è detto che la fuoriuscita di 300 tonnellate di acqua radioattiva annunciata in agosto da un singolo contenitore sia esattamente di questo ammontare, tanto che potrebbe essere "rivisto" il rating assegnato al'incidente (livello 3 su una scala internazionale di 7). Al fine di ridimensionare l'allarme ricordando circostanze di proporzioni ben più preoccupanti, Tanaka si è spinto persino a ricordare che da piccolo, ad un certo punto, gli era stato consigliato di portare un cappello per evitare di perdere i capelli (riferendosi probabilmente al tempo di alcuni esperimenti atomici militari, come quelli condotti sull'atollo di Bikini, che avevano alzato la radioattività nell'atmosfera a grandi distanze): il che francamente è parso un po' troppo un «troncare e sopire» ai presenti alla conferenza stampa. Infine, Tanaka ha ammesso che dovrà essere rilasciata in mare in modo «controllato» una quantità imprecisata di acqua a bassi livelli di contaminazione (sotto i limiti legali), per dare priorità allo stoccaggio dell'acqua a più alti livelli di radioattività.

Intanto uno dei due reattori nucleari in funzione in Giappone - quello numero 3 della centrale di Ohi - è stato fermato oggi per le attività di manutenzione ordinaria. L'altro, il numero 4 nella stessa centrale, dovrebbe essere disattivato il prossimo 15 settembre per lo stesso motivo. Il governo Abe è favorevole a rimettere in funzione nuove centrali una volta che l'autorità di regolamentazione abbia certificato la corrispondenza ai criteri di sicurezza.

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