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Questo articolo è stato pubblicato il 03 settembre 2013 alle ore 12:26.

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Una lettera a Berlusconi, mittente Lega Nord: sei trattato come Craxi, quindi ti suggeriamo di fare un passo indietro e stacca la spina al governo Letta di larghe intese. È il messaggio che il segretario del Carroccio (e governatore della Lombardia) Roberto Maroni lancia al leader del Pdl, parlando a margine di un convegno in provincia di Varese. «Ho sentito Berlusconi e mi pare molto preoccupato», afferma. E aggiunge di augurarsi che il Cavaliere tolga il sostegno al Governo, «sostenuto da una maggioranza dove c'è un partito, il Pd, che lo sta trattando come all'epoca fu trattato Craxi». Intanto, il vicepremier Alfano invita tutti («e in primo luogo il Partito democratico») a un approfondimento e a un approccio giuridico alla vicenda che riguarda l'ex premier. «Però una decisione spetta a lui, naturalmente», sottolinea Maroni. I legali di Berlusconi, Franco Coppi e Niccolò Ghedini, stanno lavorando sull'ipotesi di una clemenza, sotto forma della grazia o della commutazione della pena.

Decadenza Berlusconi. Stefàno: decideremo rapidamente
Intanto continua il braccio di ferro tra Pd e Pdl in vista della discussione del caso Berlusconi da parte della giunta Elezioni e immunità parlamentari del Senato. domani si riunisce l'ufficio di presidenza, , il 9 la giunta dovrebbe produrre una prima relazione, la cui stesura è stata affidata al senatore del Pdl Andrea Augello. «La giunta - ricorda il presidente della giunta Dario Stefàno (Sel) in un'intervista all'Unità - ha condiviso all'unanimità l'idea di coordinare l'imperativo della immediatezza con le invalicabili prerogative difensive che vorremmo fossero sempre riconosciute a tutti i parlamentari», tuttavia la decisione sulla decadenza di Silvio Berlusconi dovrà essere presa in tempi «ragionevolmente rapidi» e senza «scappatoie elusive in giuridichese». Pronta la replica del capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani: «Le continue dichiarazioni del senatore Stefàno, sia sui tempi dei lavori della Giunta che sul merito delle sue decisioni, ci preoccupano non poco», sottolinea l'ex presidente del Senato. «Esse infatti non sembrano consone al ruolo di terzietà ed equilibrio al quale Stefàno è stato chiamato come presidente di un delicatissimo organo di garanzia. Ci auguriamo - conclude Schifani - che queste posizioni vengano tempestivamente abbandonate e sostituite da un atteggiamento di maggiore prudenza, al fine di evitare che i lavori della Giunta possano essere ulteriormente complicati rispetto al già acceso clima politico che si registra attorno a questa vicenda».

Scelta Civica definisce posizione sul caso Berlusconi
La legge Severino «non é da ridiscutere», perché «le norme sono congrue» e «non pone problemi di incostituzionalità», ma, secondo il ministro della Difesa Mario Mauro, «se sono necessari approfondimenti a fronte di questioni giuridiche, attendibili nel merito, per la difesa davanti alla Giunta del Senato, non vedo perché ci si dovrebbe sottrarre». Mauro, a Bruxelles per incontri istituzionali in cui ha affrontato i temi della difesa comune europea e della crisi in Siria, ha ricordato che nel pomeriggio il gruppo di Scelta Civica al Senato si riunirà per discutere della sua posizione sul caso Berlusconi.

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