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Questo articolo è stato pubblicato il 04 settembre 2013 alle ore 18:54.

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Luis Alberto Orellana (Ansa)Luis Alberto Orellana (Ansa)

Lasciare il gruppo M5S al Senato? «Ci sto pensando». Possibili alleanze con altri partiti? «Deve esserci un dialogo con gli attivisti e il tema delle alleanze con gli altri partiti non deve essere un tabù». L'accusa di essere come Scilipoti, rimbalzata nel blog di Grillo? «Accusa grave». Luis Alberto Orellana, senatore 5 stelle, raggiunto telefonicamente a Vilnius, dove si trova in missione con una delegazione della commissione Esteri del Senato, è un fiume in piena. L'esponente di M5s tornerà a Roma venerdì sera.

«Non ho preso alcuna decisione. Devo rifletterci in questi giorni», dice, replicando al blog di Grillo che lo definisce un traditore. «Non credo di essere un nuovo Scilipoti - spiega - è una vicenda triste. Devo capire cos'è accaduto ma mi sembrano i '38 stratagemmì di Schoepenauer».

Già interpellato via telefono ieri sera, Orellana aveva preferito tacere e non rispondere alle parole molto dure del suo capogruppo, Nicola Morra, che gli aveva chiesto di chiarire la sua posizione. Altrimenti - aveva detto Morra - «le strade divergono». E oggi, Morra ha rincarato la dose: «Se Luis chiarirà le sue posizioni, ne saremo lieti. Ma se ha scelto un'altra strada, nessuno lo tratterrà».

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