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Questo articolo è stato pubblicato il 06 settembre 2013 alle ore 09:32.
![Siria, Jabat al Nusra attacca il villaggio cristiano di Malula](http://i.res.24o.it/images2010/SoleOnLine5/_Immagini/Notizie/Medio%20Oriente%20e%20Africa/2013/09/siria-ribelli-AFP-TELEFOTO--258x258.jpg?uuid=bca4b5dc-16c5-11e3-aea6-1eff32180156)
Al grido di "Allah è grande" i guerriglieri di Jabat al Nusra - una delle formazioni qaediste che combattono in Siria - ha sferrato l'altra notte un attacco contro il villaggio di Malula, simbolo non solo del cristianesimo siriaco ma anche della convivenza possibile tra popoli e culture. Malula, 5mila abitanti, cinquanta chilometri a Nord di Damasco ha una storia antichissima e si parla ancora una versione dell'aramaico aramaico molto vicina alla lingua utilizzata da Gesù.
Qui lo parlano anche i musulmani a testimonianza dei rapporti che li legano ai cristiani del villaggio (in maggioranza greco-cattolici), vissuti sempre attorno ai conventi di Santa Tecla e San Sergio e alle grotte dove abitavano i monaci.
Un luogo incantevole, carico di storia e di fede che è stato violato. In Siria 450mila cristiani sono stati costretti a lasciare le loro case. Ecco un reportage su Malula e Sednaya dove già un anno fa si erano rifugiati profughi cristiani da tutta la Siria.
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