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Questo articolo è stato pubblicato il 07 settembre 2013 alle ore 12:11.

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Barack Obama (Afp)Barack Obama (Afp)

Il presidente Barack Obama torna a perorare la causa dell'intervento militare contro il regime di Bashar al-Assad, da lui annunciato una settimana fa, avvertendo i connazionali che «non si può fare finta di niente davanti a immagini come quelle che abbiamo visto provenire dalla Siria», ribadendo inoltre che «non si tratterà di un altro Iraq o di un altro Afghanistan». Nel consueto intervento radiofonico del sabato, il presidente americano si rivolge al Congresso, davanti al quale lunedì inizierà il dibattito alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva: «Chiedo ai suoi membri, di entrambi i partiti», è stato l'appello, «di fare quadrato e di attivarsi per il tipo di mondo nel quale vogliamo vivere, il tipo di mondo che intendiamo lasciare ai nostri figli e alle generazioni future».Obama definisce quella sulla Siria una decisione "solenne" non presa alla leggera: «Come leader della più antica democrazia costituzionale al mondo, so che il nostro Paese è più forte e le nostre azioni più efficaci se agiamo insieme. È per questo che ho chiesto al Congresso» di votare.

Intanto, sul fronte internazionale, la Germania ha deciso di unirsi all'appello contenuto in un documento firmato ieri a margine del G20 da 1o Paesi - tra cui l'Italia - per una reazione internazionale "forte" dopo l'attacco con armi chimiche del regime di Assad. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Guido Westerwelle. Berlino, che aspetta le elezioni politiche del 22 settembre, non aveva firmato il documento,

Bonino: alleanza con Usa è strategica
Il ministro degli Esteri, Emma Bonino, respinge come «favole inventate» le accuse di anti-americanismo nate sulle voci di dissapori con gli Usa per la posizione presa dall'Italia in relazione a un eventuale intervento armato in Siria. «Al di là delle favole inventate - ha detto il ministro in partenza da Vilnius dove si è concluso il vertice informale dei ministri Esteri dell'Ue - la posizione italiana è stata sempre la stessa: l'alleanza con gli Usa è strategica, abbiamo però differenze sul metodo di reazione a quello che è successo in Siria. Per noi senza l'avallo del Consiglio di sicurezza Onu un intervento non è possibile. Se poi qualcuno mi vuole far passare per anti-americana ...».

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