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Questo articolo è stato pubblicato il 13 settembre 2013 alle ore 16:36.

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Concordia, Gabrielli: relitto via dal Giglio nella primavera 2014

La Concordia sarà raddrizzata entro il 2013 e messa in condizioni di galleggiare e consentirne quindi lo spostamento per lasciare le coste dell'isola del Giglio nel corso del 2014, probabilmente entro la primavera di quell'anno. A delineare questa tempistica è il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, rispondendo alle domande dei deputati nel corso di un'audizione informale in commissione Ambiente della Camera. Per quanto riguarda la rimozione del relitto, aggiunge, massima importanza sarà data alla ricaduta ambientale che l'operazione comporta.

Le soluzioni adottate
«Noi - ricorda il responsabile della Protezione civile - abbiamo immaginato che non si dovesse procedere solo alla mitigazione degli sversamenti, ma anche abbassare la tossicità delle acque interne attraverso l'aspirazione delle acque interne, che vengono conferite in un luogo autorizzato per lo smaltimento dei reflui. Le acque asportate vengono sostituite da acqua marina e per questo il livello della tossicità si sta abbassando notevolmente. Quest'azione preventiva, nella prevedibile possibilità che si siano sversamenti, può attenuare l'impatto».

Su porto destinazione partita ancora aperta
Gabrielli ricorda che sul porto di destinazione della Costa Concordia, quando ne sarà ripristinato il galleggiamento, «la partita é ancora aperta. Non per fare melina, ma c'é tutta una serie di questioni legali sulle quali il commissario non ha possibilità di intervento», afferma . Il capo della Protezione civile spiega che, sebbene il porto di Piombino fosse stato individuato come il più idoneo anche per la vicinanza, non é ancora in condizioni di accogliere la nave che, in quella sede, dovrà essere anche smantellata. «Se - continua Gabrielli - al momento del ripristino del galleggiamento il porto di Piombino sarà pronto, la nave sarà portata lì». Se invece Piombino non dovesse essere il porto di destinazione, «la nave, una volta rimossa, sarà trasportata nella destinazione individuata tramite un Vanguard, un'apposita struttura che imbracherà la nave per portarla in sicurezza e in questo modo potrà essere trasportata in qualsiasi parte del mondo».

Il costo dell'operazione sulle spalle di Costa
La competenza sulla nave, ricorda Gabrielli, è della regione Toscana, «perché tanto a livello legale che di norme Ue il relitto é un rifiuto» del quale la regione dovrà disporre lo smaltimento. Quanto invece agli oneri dell'operazione, «sono a totale carico della parte privata e si tratta non solo di quelli relativi alla rimozione ma anche quelli dovuti agli interventi di vigili del fuoco, capitaneria di porto, per i quali lo Stato ha anticipato spese che Costa sta restituendo progressivamente».

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