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Questo articolo è stato pubblicato il 19 settembre 2013 alle ore 14:43.
Silvio Berlusconi
«L'esito di qualsiasi processo, esperiti tutti i gradi di giudizio, è una sentenza che va accettata e applicata. Diversamente verrebbero meno le regole dello Stato di diritto e il presupposto dell'ordinata convivenza civile». È quanto scrive il Comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura, formato dal vicepresidente Michele Vietti, e dai vertici della Cassazione, il primo presidente Giorgio Santacroce e il procuratore generale Gianfranco Ciani, in una nota diffusa all'indomani del videomessaggio di Silvio Berlusconi.
I vertici del Csm esprimono «amarezza e sconcerto per l'ennesima ripetizione di giudizi sprezzanti e di attacchi infondati che colpiscono in modo indiscriminato la magistratura italiana».
«I magistrati che svolgono quotidianamente il proprio lavoro con impegno, professionalità ed imparzialità - sottolinea il comitato di presidenza - non meritano l'addebito di intenti persecutori o di complotti. Peraltro è la legge che regola con criteri predeterminati la composizione dei collegi giudicanti e l'assegnazione dei processi».
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