Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 19 settembre 2013 alle ore 13:31.

My24
John McCain (Afp)John McCain (Afp)

C'è verità e verità, c'è pravda e pravda: e John McCain sembra aver scelto quella sbagliata. Il senatore dell'Arizona è infatti apparso sul sito di pravda.ru con un editoriale, dal titolo «I russi si meritano meglio di Putin», pensato come una risposta al commento firmato dal presidente russo l'11 settembre sul New York Times, un invito agli americani a considerare con cautela l'ipotesi di un attacco alla Siria. Un intervento che era stato molto criticato, in particolare perché Putin definisce "pericolosa" la convinzione dell'America di essere "diversa".

La risposta di McCain - in lingua russa e inglese - non entra nel merito di quanto avvenuto nelle ultime settimane in Siria: si rivolge ai russi per metterli in guardia dal loro regime, corrotto e repressivo, scatenando a sua volta una lunga fila di commenti irritati. Effetto collaterale, il senatore americano ha anche riacceso una disputa tra comunisti: la Pravda online che lo ha ospitato e il quotidiano su carta, entrambi convinti di essere l'autentico erede dell'organo del Comitato centrale del Pcus, fondato nel 1912.

«Il senatore McCain non ha notato che pravda.ru è soltanto una parodia della vera Pravda», scrive Ilja Yashin, attivista di opposizione. Boris Komotskij, citato come direttore della Pravda su carta che ancora porta nella testata la scritta "Proletari di tutto il mondo unitevi!", rincara la dose spiegando di essersi stupito, a sentire parlare di un articolo di McCain, e di aver pensato alla redazione di qualche "Pravda di Oklahoma City". Suscitando la reazione offesa del presidente di pravda.ru, Vadim Gorshenin: "I successori della Pravda sovietica sono due, il giornale del Partito comunista e pravda.ru". Accomunati, se non altro, dalla mancata condivisione delle parole di McCain, a cui Gorshenin spiega di aver dato spazio perché «i media russi non sono meno aperti al dibattico delle pubblicazioni occidentali».

«Il presidente Putin e i suoi associati - scrive il senatore repubblicano ai russi - non rispettano la vostra dignità e non accettano la vostra autorità su di loro. Puniscono il dissenso, falsificano le elezioni, controllano i media». Putin viene accusato di allearsi con tiranni come il siriano Bashar Assad, distruggendo la propria reputazione internazionale. Putin non crede in voi ma io sì, dice McCain ai lettori, «meritate un governo che creda in voi e risponda a voi. Non vedo l'ora che succeda». Ma intanto, fa notare il capo della Commissione esteri della Duma Aleksej Pushkov, è McCain a non dare risposta agli interrogativi sollevati da Putin nel suo editoriale. Mentre il portavoce del presidente russo, Dmitrij Peskov, spiega che Putin ancora non ha letto l'articolo di McCain ma lo farà: in ogni caso, ha ricordato diplomatico il portavoce, si sa che «McCain non è un fan di Putin, e il presidente difficilmente entrerà in polemica con lui». La Russia «è in grado di rispondere da sola - ha aggiunto Peskov - e lo fa quando ci sono le elezioni».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi