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Questo articolo è stato pubblicato il 24 settembre 2013 alle ore 08:24.

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Criminalità, perquisizioni polizia in Lombardia. Arrestati genero e figlia di Vittorio Mangano - Cosa nostra (im)prenditrice a Milano

Operazione antimafia a Milano. Il blitz, coordinato dalla Dda e condotto dagli uomini della Squadra Mobile, è scattato alla prime ore dell'alba con perquisizioni e arresti in diverse aree della Lombardia. Otto le persone finite in manette. Tra loro anche la figlia e il genero di Vittorio Mangano, l'ex stalliere di Arcore, cioè dipendente di Silvio Berlusconi, deceduto nel 2000 e ritenuto dagli inquirenti al vertice del mandamento mafioso di «Porta Nuova». Si stanno eseguendo arresti e perquisizioni di società cooperative attive nella logistica e nei servizi che mediante false fatturazioni e sfruttamento manodopera hanno realizzato profitti in nero dal 2007.

Gli 8 arrestati
Gli 8 arrestati dell'operazione antimafia eseguita stamani dalla squadra mobile di Milano sono Giuseppe Porto, imprenditore di 59 anni, Enrico Di Grusa, di 47 anni e Cinzia Mangano, di 44 anni, figlia del più noto Vittorio. Questi tre vengono ritenuti i promotori dell'associazione per delinquere sgominata oggi e in particolare Cinzia Mangano era "quella che gestiva i soldi". Oltre ad essi ci sono Walter Pola, di 51 anni, Vincenzo Tumminello, di 56, Orlando Basile, di 43, Antonio Fabiano, di 58 e Alberto Chillà, 53 anni. Oltre a questi,"alcuni indagati" oltre a tutta una serie di professionisti che collaboravano alla gestione della rete di cooperative e all'emissione delle false fatture (commercialisti, bancari, legali). Su queste persone sono ancora in corso accertamenti da parte non solo della polizia di Stato ma anche da parte della Guardia di finanza che ha collaborato alle indagini. Nel corso dell'operazione, denominata 'Esperanzà, la sezione misure patrimoniali del Tribunale di Milano ha sequestrato beni e soldi per circa 3 milioni di euro.

Imprenditori minacciati
«Molti imprenditori lombardi risultano in soggezione psicologica e di soccombenza nella consapevolezza di essere esposti al pericolo senza alcuna possibilità di difesa di fronte alla forza intimidatrice di Cosa nostra». Lo scrive il gip di Milano Stefania Donadeo nell'ordinanza che questa mattina ha portato in carcere fra gli altri Cinzia Mangano, figlia di Vittorio ora deceduto ed ex stalliere nella villa di Arcore di Silvio Berlusconi e il marito Vittorio Di Grusa.

Legami con le elezioni regionali
Per le elezioni lombarde del 2010 Giuseppe Porto, ritenuto "uomo di collegamento" della mafia a Milano nell'inchiesta che ha portato in carcere la figlia e il genero di Mangano, si sarebbe adoperato per "sostenere il candidato del Pdl Zambetti Domenico che successivamente verrà eletto e diventerà assessore alla Casa della Giunta Formigoni". Zambetti che è stato poi arrestato per voto di scambio con la 'ndrangheta e concorso esterno in associazione mafiosa. Lo si legge nell'ordinanza firmata dal gip di Milano.

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