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Questo articolo è stato pubblicato il 25 settembre 2013 alle ore 14:54.

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Telecom, per il Copasir è a rischio la sicurezza nazionale. Catricalà: la legge può imporre lo scorporo - Letta: la rete è strategica - Il Dossier

L'operazione Telefonica-Telco mette a rischio la sicurezza nazionale. A lanciare l'allarme è il presidente del Copasir Giacomo Stucchi. La cessione del controllo di Telecom agli spagnoli, avverte, «pone seri problemi di sicurezza nazionale, visto che la rete Telecom è la struttura più delicata del Paese, attraverso cui passano tutte le comunicazioni dei cittadini italiani ed anche quelle più riservate». «Su questo tema - annuncia Stucchi - faremo una riflessione come Comitato e chiederemo che venga a riferire in audizione il direttore del Dis, Giampiero Massolo».

Catricalà: lo scorporo della rete si può imporre con legge
Il Governo, come ha annunciato il premier Letta, è pronto a difendere la rete. Se per scorporo della rete di Telecom Italia intende «la separazione societaria, si può imporre con legge», ricorda il vice ministro dello Sviluppo economico Antonio Catricalà a margine di un'audizione al Senato. «Quello che non si può fare - aggiunge - é l'esprorio senza indennizzo». Catricalà ricorda che questa è «una buona occasione per accelerare la procedura che Telecom Italia ha avviato» sulla separazione societaria della rete di Telecom Italia. Quanto a un intervento per legge, precisa, il Governo auspica che non sia necessario: «Spero di no».

«Siccome non siamo stati informati» sul riassetto Telco, continua il viceministro, «abbiamo ancora le mani libere, sia pure nei pochi ambiti dove possiamo intervenire. Nessuno ha detto sì». Su Telecom, mette in evidenza Catricalà, «un'attenzione del genere non c'era stata. Ora siamo presenti in un' operazione che é ancora in itinere».

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