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Questo articolo è stato pubblicato il 27 settembre 2013 alle ore 11:26.

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Draghi: Italia paese più avvantaggiato dall'euro. Visco: evasione anomalia che spiega difficoltà economia

La chiave di lettura per comprendere le difficoltà in cui versa l'economia italiana è il sommerso. «L'evasione fiscale - sottolinea il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nel suo intervento alla Bocconi in occasione del convegno su "Luigi Spaventa. La sua vita, le sue passioni, le sue lezioni" - é un'anomalia che ancora oggi continua e contribuisce a spiegare, con i ritardi nell'aggiustamento dell'industria ai grandi cambiamenti globali, politici e tecnologici, degli ultimi decenni e quelli nell'efficienza dei servizi pubblici, le gravi difficoltà nelle quali oggi versa la nostra economia». «La crescita del debito pubblico - ricorda - fu il risultato dell'incapacità di rimuovere i gravi e crescenti squilibri fiscali determinatisi negli anni settanta e ottanta». Al convegno ha partecipato anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Draghi (Bce): Spaventa esempio di riflessione su Italia
Al convegno partecipa anche il presidente della Bce, Mario Draghi, che sottolinea come i contributi di idee e di critica di Luigi Spaventa siano «ancor oggi preziosi, ma Luigi ci ha dato molto di più di un'agenda di politica economica: ci ha lasciato un esempio di come riflettere sulla realtà italiana, con libertà di pensiero, sostenuta da una precisa conoscenza dei fatti, con indipendenza e integrità di giudizio e sempre, sempre con coraggio». L'Italia, aggiunge ancora Draghi citando Spaventa «é il paese che più di ogni altro ha tratto beneficio dall'euro». L'ex ministro del Bilancio ed ex presidente della Consob, ricorda «non ha mai perso l'occasione per criticare le sirene che ripetutamente chiedono un'uscita dall'euro».

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«In queste condizioni, della ripresa ci toccheranno le briciole»
Nel suo intervento, Draghi richiama anche un articolo di Spaventa pubblicato dal Corriere dela Sera nel 2003: «In queste condizioni, della ripresa mondiale, neppur troppo intensa, ci toccheranno le briciole. Contare solo su di essa significa rassegnarsi a vivacchiare». «Solo un paio d anni fa - continua sempre citando lo scritto di Spaventa - i propositi erano diversi: poche ma sostanziose misure attuate in breve tempo, si sosteneva, avrebbero iniettato nel sistema lo stimolante per una crescita sostenuta e meno dipendente dalla congiuntura estera».

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