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Questo articolo è stato pubblicato il 27 settembre 2013 alle ore 21:14.

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Salta lo stop all'aumento dell'Iva, Letta chiederà una nuova fiducia - Dagli abiti all'mp3, ecco i beni a rischio rincaro da martedì - Il peso delle accise per le famiglie

Salta lo stop all'aumento dell'Iva. Clima teso in Consiglio dei ministri dove si è svolto il primo chiarimento nella maggioranza dopo la firma delle lettere di dimissioni da parte dei deputati del Pdl, da consegnare il 4 ottobre, subito dopo la decisione della Giunta sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore a seguito della condanna al processo Mediaset.

Il Cdm non ha approvato il decreto che blocca l'aumento dell'Iva
Il Consiglio dei ministri, dunque, non ha approvato il decreto che blocca l'aumento Iva. L'aggravio - a meno che non arrivi prima di lunedì una schiarita al momento improbabile - scatterà martedì e porterà l'aliquota dell'Iva dal 21 al 22 per cento. Il decreto avrebbe sterilizzato l'aumento per tre mesi, oltre a finanziare per 330 milioni la Cig in deroga. «Dinanzi a noi - ha detto il presidente del Consiglio - c'è la necessità di un confronto il più duro e netto possibile. Non sono disponibile ad andare oltre senza questo passaggio di chiarezza. Un'efficace azione di governo è evidentemente incompatibile con le dimissioni in blocco dei membri di un gruppo parlamentare che dovrebbe sostenere quello stesso esecutivo. O si rilancia, e si pongono al primo posto il Paese e gli interessi dei cittadini, o si chiude questa esperienza». Il Consiglio dei ministri ha autorizzato la fiducia da porre sul discorso che il premier Enrico Letta farà alle Camere. «Il presidente Letta chiederà la fiducia alle Camere su un discorso programmatico», ha detto il ministro Graziano Delrio al termine del Consiglio dei ministr

Inevitabile il blocco di ogni decisione governativa
In attesa del chiarimento, ha sottolineato il premier Enrico Letta nel comunicato al termine del Cdm, «si è reputato dunque inevitabile il blocco di ogni decisione governativa su temi, anche rilevanti, di natura fiscale ed economica. La sospensione è dovuta in particolare all'impossibilità di impegnare il bilancio su operazioni che valgono miliardi di euro senza la garanzia di una continuità nell'azione di governo e Parlamento».

Letta: non ho intenzione di vivacchiare
«Non ho alcuna intenzione di vivacchiare - ha sottolineato Letta - o di prestare il fianco a continue minacce e aut-aut. Quanto accaduto mercoledì scorso proprio mentre rappresentavo l'Italia all'assemblea generale delle Nazioni Unite - contestualità non casuale - è inaccettabile».

Alfano: occorre mettere la giustizia al centro del chiarimento
Per il vicepremier Angelino Alfano il governo potrebbe andare avanti solo centrando gli obiettivi: «Occorre mettere la giustizia dentro il chiarimento. Senza questo sarebbe ipocrita», avrebbe detto in Cdm il vicepremier.

Tensioni Franceschini-Alfano
Nel corso del Cdm il ministro Dario Franceschini ha replicato al vicepremier Angelino Alfano che per il Pdl parlare di giustizia è sinonimo dei problemi giudiziari del Cavaliere e che non è possibile barattare la durata del governo con cedimenti su regole e che nel programma, a suo avviso, deve essere scritto rispetto dello stato di diritto.

Saccomanni: attaccato per la difesa dei conti pubblici
Duro anche l'intervento del ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni. Il ministro si è detto orgoglioso per la tenuta dei conti «che ho tenuto in ordine in questi mesi e che mi è costata una fatica improba», ma anche «amareggiato per lo sfilacciamento della politica economica finita nelle polemiche politiche». Ha sottolineato di essere stato attaccato da mesi per il proprio impegno: il mio dovere, ha detto, è stato quello di difendere i conti pubblici e di averlo cercato di fare al meglio.

Attività di governo ferma fino alla fiducia
Salta dunque il congelamento dell'aumento dell'Iva fino alla fine dell'anno. Attività di governo ferma fino alla fiducia.

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