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Questo articolo è stato pubblicato il 30 settembre 2013 alle ore 10:56.

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Werner Faymann (Afp)Werner Faymann (Afp)

Per soli 7 seggi il risultato elettorale delle elezioni politiche in Austria vede confermata, anche se pesantemente indebolita, la «Grosse Koalition« tra socialisti e conservatori, dove però i socialdemocratici toccano il minimo dal 1945. Non a caso l'estrema destra li ha definiti la "coalizione dei perdenti".

I socialdemocratici (Spoe) del Cancelliere uscente, Werner Faymann, sono al 27,1%, in calo rispetto al 29,3% del 2008. I loro alleati di governo, i democristiani del Partito
Popolare (OeVP) del vice-Cancelliere Michael Spindelegger, arretrano al 23,8% dal 26% del 2008. Sembrano proprio lontani i tempi in cui i due partitit insieme raccoglievano l'80% per cento dei consensi totali.
La coalizione tra socialisti e conservatori perde 9 seggi, fermandosi a quota 99 seggi (53 per Spoe e 46 per Oevp) su 183 totali del Parlamento di Vienna, sufficienti a proseguire l'alleanza di governo ma per soli sette seggi. I due partiti potranno continuare a governare insieme e mantengono di poco la maggioranza assoluta dei seggi. Il Cancelliere Werner Faymann, 53 anni, va verso la riconferma ma senza entusisami.
Un exploit elettorale inatteso dai sondaggi austriaci é quello dell'estrema destra del Partito della Libertà (Fpoe) di Heinz-Christian Strache, arrivato al terzo posto con il 21,4% dei voti, ma ancora lontano dal record dell'esordio del fondatore Jorg Haider che raccolse il 27% alle elezioni del 1999 ma molto vicino al 23% dei democristiani che hanno rischiato il sorpasso.
Da notare l'ingresso al Consiglio Nazionale (ilParlamento austriaco) di due nuove formazioni: il Team Stronach, il partito-azienda del miliardario austro-canadese Frank Stronach, e i liberali di Neos (Nuova Austria), la vera sorpresa di queste elezioni. L'affluenza elettorale, su oltre 6,3 milioni di cittadini austriaci aventi diritto, é stata del 65,91%, in calo rispetto al 78,81% del 2008.

Se dunque come probabile, Spoe e Oevp torneranno al governo, è scontata l'etichetta di 'coalizione dei perdentì che l'estrema destra gli affibbierà. La Fpoe, il partito di estrema destra, guidato fino al 2005 da Haider, ha ottenuto il 20,7%, rispetto al 17,5% di cinque anni fa, ed è il vero vincitore del voto di domenica.

Sotto lo scoglio del 4%, invece, si è fermata la Bzoe, la Lega per il futuro dell'Austria fondata da Haider nel 2005 dopo una scissione dalla Fpoe, che si ferma al 3,6% e non sarà quindi rappresentata in Parlamento. Nel 2008, con Haider ancora vivo (è morto nell'ottobre dello stesso anno in un incidente d'auto), la Bzoe, alla sua prima prova elettorale, incassò un sensazionale 10,7%. Se si somma il 3,6% della Bzoe (che non è entrata perché non ha superato lo sbarramento del 4%) al 20,7% della Fpoe si arriva al 24,3% complessivo di elettorali di estrema destra, superiori al 23,8% dei democrisristiani. Se si aggiungono il 5,8% del Team Stronach gli euroscettici arrivano al 30,1%. Un segnale inquietante per la Repubblica alpina.

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