Spread e crisi politiche, la storia dal 2000 a oggi
Berlusconi costringe alle dimissioni i ministri Pdl per far quadrato contro la sua condanna definitiva per evasione fiscale. Uno strappo che sconvolge il quadro istituzionale. E che rischia di vanificare quanto fatto in questi mesi per rassicurare i mercati sulla stabilità dell'Italia
di Riccardo Barlaam
7. Governo Monti (27 aprile 2013)
Il governo delle scelte difficili. Lacrime e sangue. Quando Mario Monti comincia il lavoro al suo governo tecnico lo spread è ai massimi da sempre. Le politiche di rigore approntate dall'esecutivo tecnico del professore se da un lato riescono a portare dei risultati in termini di miglioramento dei conti pubblici e diminuzione del debito, dall'altro hanno il non trascurabile effetto di deprimere ancora di più l'economia reale. In ogni caso, i risultati in termini di credibilità sui mercati internazionali, si toccano con mano, nonostante la perdurante recessione: il 27 aprile 2013, ultimo giorno del Governo Monti, lo spread tra BTp e Bund è a 286,1, ben 236 punti in meno dal giorno della caduta del Berlusconi IV.
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