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Questo articolo è stato pubblicato il 04 ottobre 2013 alle ore 10:35.

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La proposta è semplice e radicale: secondo il referente governativo per il settore dell'integrazione, Sebastian Kurz, in futuro in Austria l'obbligo scolastico andrebbe sostituito dall'obbligo di competenza. L'assolvimento dei 9 anni previsti dall'ordinamento del piccolo Paese danubiano non è più una garanzia sufficiente a sfornare giovani preparati alla vita lavorativa, sostiene Kurz: "L'obbligo scolastico è stata una pietra miliare, ma ormai è necessario andare oltre".

Come in molti Paesi avanzati, anche in Austria gli studi PISA hanno evidenziato proccupanti falle nella preparazione degli adolescenti: il 7% degli austriaci e il 26% dei migranti, presenta diffuse deficienze, in particolare nella lettura, nella scrittura e nella matematica, perduranti fino all'età di assolvimento dell'obbligo scolastico.
E là dove gli studenti decidono di non continuare gli studi, osserva Kurz, "si immettono nel mondo del lavoro senza le competenze di base. Una situazione che porta i nostri giovani direttamente dalla scuola alla disoccupazione".

La soluzione: restare a scuola fino a tre anni supplementari, per imparare ciò che non è stato appreso nelle competenze centrali.Kurz si dice convinto che il cambiamento di paradigma verso un generale obbligo di competenza, avrebbe inoltre l'effetto positivo di motivare maggiormente gli studenti privi di reali difficoltà di apprendimento, ma svogliati o inclini a barcamenarsi: onde non essere costretti a restare a scuola, si deciderebbero ad offrire in tempo utile prestazioni più adeguate.
Dai tavoli governativi, la discussione si è allargata a diversi operatori. Mentre l'opposizione definisce la proposta di Kurz una sorta di certificazione di un sistema scolastico fallimentare, che andrebbe emendato in ingresso invece che all'uscita del percorso di formazione (alla scuola materna un bambino su quattro ha problemi nella lingua tedesca), Camera del Lavoro e sindacati si sono dichiarati favorevoli e hanno ipotizzato corsi di studio supplementari, oltre che in tedesco e matematica, anche in inglese: "I dati degli studi internazionali ci impongono delle riflessioni", ha detto Paul Kimberger, referente sindacale degli insegnanti della scuola dell'obbligo.
Più in là si è spinto il pool di esperti che ha preparato il nuovo rapporto austriaco sull'Integrazione, proponendo di innalzare senza eccezioni l'obbligo scolastico a 18 anni.

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