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Questo articolo è stato pubblicato il 07 ottobre 2013 alle ore 11:14.

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Cessione del quinto dello stipendio: dieci cose da sapere

Per un aumento della trasperenza, della semplificazione dei beni e servizi, della tutela del consumatore e dell'innovazione sociale numerose associazioni di consumatori tra cui Adiconsum e banca Unicredit hanno elaborato un modello di collaborazione al fine di soddisfare e tutelare il cliente nella fruizione di specifici prodotti erogati dalle banche. Ecco il decalogo delle cose da sapere sulla cessione del quinto dello stipendio o della pensione.

Che cos'è?
La cessione del quinto dello stipendio o della pensione (Cqs) è una forma di finanziamento a tasso fisso e con pagamento costante della rata che ogni mese viene trattenuta o dallo stipendio o dalla pensione. La somma addebbitata non può essere superiore ad un quinto della busta paga.

Chi può chiedere la Cessione del quinto
La Cqs può essere richiesta sia da dipendenti pubblici o da quelli statali ma anche da dipendenti di aziende private compresi lavoratori a termine o parasubordinati.

Chi può concederla
La richiesta di Cqs, qualificata come operazione di «credito a consumo» può essere effettuata sia dalle banche che dalle società finanziarie direttamente oppure attraverso l'attività di agenti finanziari o mediatori creditizi. Firmare in bianco o contratti parzialmente compilati risulta sconveniente. Invece, è importante individuare chiaramente la banca o il soggetto erogante.

Cosa fare prima di concludere il contratto
Prima della conclusione del contratto il consumatore ha diritto a ricevere il manuale sulle "Informazioni europee di base sul credito ai consumatori" dove sono riportate tutte le caratteristiche e i costi del finanziamento. Inoltre, gli stakeholder della Cqs hanno diritto a ricevere una copia del prodotto finanziario per poterlo leggere prima di firmare.

I prodotti collegati cosiddetti accessori
Sono obbligatorie la polizza per il rischio di vita e quella per il rischio dell'impiego che sono a tutela del cliente in caso di morte o di perdita del lavoro. Il costo di tale polizza potrebbe essere a carico del consumatore, soprattutto se si è di fronte ad una cessione del quinto della pensione, per questo motivo è necessario accertarsi che il costo effettivo del finanziamneto che ingloba questi costi non sia troppo elevato.

Attenzione ai costi
In relazione ai costi del finanziamento è oppurtuno valutare se i costi delle rate siano sostenibili dal budget familiare e proporzionato al proprio costo e stile di vita.

Quando si può rinnovare il finanziamento
Il finanziamento della durata di 5 anni, ad esempio, è rinnovabile non prima dei due anni e solo se il cliente ha rimborsato il 40% delle rate previste. Nel caso in cui si effettua un rinnovo della cessione del quinto il vecchio finanziamento si estingue e il consumatore ha diritto per ogni rata al rimborso dei costi come: interessi, commissioni della banca, eventuali commissioni di distribuzione e quota assicurativa non goduta.

Quando si estingue
Si estingue alla stessa stregua di tutti i finanziamenti cioè con l'estinzione dell'importo dovuto: alla scadenza prevista e al pagamento effettuato di tutte le rate. Esiste, tuttavia, l'opportunità per il cliente di fare un'estinzione anticipata ma la legge prevede delle penali in base al momento dell'estinzione: se il finanziamento viene estinto quando alla scadenza del contratto manca più di un anno si applica una mora dell'1% e dello 0,5% se al momento dell'estinzione anticipata manca meno di un anno. Ci potrebbero essere, in caso di estinzione anticipata, anche delle somme che il cliente deve restituire e per le quali si raccomanda un'attenta lettura dellle "informazioni europee di base sul credito ai consumatori".

Quando si recede dal finanziamento
Il diritto di recesso può essere esercitato entro 14 giorni dalla stipula del finanziamento per via di un ripensamento da parte del cliente che non necessita alcun consenso da parte della banca o da parte del mediatore creditizio. Il dirittto di recesso va comunicato all'erogatore e se il finanziamento è già stato attivato si hanno 30 giorni di tempo per restituire capitale o interessi maturati previsti dalle condizioni del contratto. Il cliente, inoltre, deve rimborsare al finanziatore l'imposta sostitutiva pagata al datore di lavoro e all'ente pensionistica.

Il modo migliore per tutelarsi
Leggere con attenzione tutta la documentazione e chiedere tutti i chiarimenti necessari al finanziatore è il modo migliore per tutelarsi e per sottoscrivere un contratto trasparente. Per l'insorgere di problemi a causa della mancaza di chiarezza il consumatore, infine, può avviare la pratica del reclamo rivolgendosi all'Arbitro bancario finanziario (Abf) con modalità semplice, veloce ed economica.

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