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Questo articolo è stato pubblicato il 04 ottobre 2013 alle ore 16:19.

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Lampedusa, The Guardian: una litania di perdite largamente evitabila. Ft: dov'era la guardia costiera?

«Morti di immigrati nel Mediterraneo: una litania di perdite largamente evitabili». Il Guardian mette il dito nella piaga: c'è forte discordia su come l'Europa deve affrontare il problema, «un divario tra coloro che danno la priorità al salvare vite umane e coloro che insistono sul far rispettare le frontiere». E c'è l'indifferenza: «Di questi tempi, ci vuole una tragedia enorme perché i barconi di immigrati arrivino sulle prime pagine», nota il cronista del Guardian.

Le scene orribili di Lampedusa si impongono alla ribalta mondiale e aprono i siti d'informazione, dalla Bbc alla Cnn, da Le Monde a El Pais. Ma i morti aumentano silenziosamente quasi ogni settimana, sono diventati routine. Quasi 20mila hanno perso la vita negli ultimi vent'anni, con un picco nel 2011, all'esplosione delle rivolte arabe. Gli attivisti dei diritti umani e i policymaker – scrive il Guardian - sono d'accordo nel dire che la colpa dei morti è soprattutto delle gang criminali senza scrupoli che chiedono grandi somme di denaro per il traffico di esseri umani e spesso usano imbarcazioni pericolosamente sovraffollate e insicure.

Ma le divergenze sul ruolo dell'Europa sono nel mirino. Christopher Chope, un conservatore britannico relatore per la commissione migrazione dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, sta facendo notizia con le sue dichiarazioni, rilanciate dalla Reuters, in cui denuncia «il caos italiano», «il lassismo dell'Italia nel controllo delle frontiere» che incoraggia i trafficanti di persone. Gli attivisti dei diritti umani invece sostengono che il controllo alle frontiere adottato dai Paesi europei e dalle agenzie sovranazionali come il Forex «servono solo a negare agli immigrati assistenza umanitaria vitale e ad aumentare il rischio di morti sui barconi».

La Bbc attira l'attenzione sui notevoli rischi dei migranti africani: «L'Eritrea è uno dei Paesi africani più repressivi e isolati. Un sacco di gente la vuole lasciare», spiega Andrew Harding. La vicina Somalia, dopo vent'anni di anarchia, ha un problema simile. «Ma senza i documenti necessari, il solo modo per i migranti per arrivare in Europa è mettersi in mano alle gang criminali».

«Dobbiamo arginare questo terribile traffico», esorta sull'Independent l'opinionista Peter Popham. «L'unica risposta a lungo termine è che i Paesi africani raggiungano la stabilità economica e lo slancio che crei posti di lavoro e persuada la gente a restare. Aiutarli a raggiungerli è la nostra più grande sfida».

Il Times nota che centinaia di migranti africani sono morti «a meno di un miglio da una spiaggia considerata da molti la più bella del mondo» e sottolinea che la disgrazia ha portato a un «esame di coscienza» in tutta Italia.

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