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Questo articolo è stato pubblicato il 07 ottobre 2013 alle ore 13:11.

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Venaria Reale (Olycom)Venaria Reale (Olycom)

Un'inchiesta in piedi dal 2011 per i reati di turbativa d'asta e truffa aggravata per i lavori di restauro della Venaria Reale e di altre dimore storiche del Piemonte e un blitz dei carabinieri con l'arresto, questa mattina, di cinque persone. Tra loro l'ex sovrintendente Francesco Pernice, attualmente direttore del Settore Conservazione dei Beni architettonici e Impianti del Consorzio di valorizzazione La Venaria Reale e direttore delle Reggia da un ventennio. E l'ex presidente della Giunta piemontese negli anni Ottanta, Ezio Enrietti.

Sono finiti agli arresti anche Claudio Santese, della LES Srl e Francesco Paolo Della Rossa, della Edil Atella, oltre a Giuliano Ricchiardi, funzionario della Regione Piemonte. Al centro dell'inchiesta coordinata dal Procuratore della Repubblica aggiunto Andrea Beconi, 5 gare d'appalto risalenti al biennio 2011-2012, per un valore di oltre 10 milioni di euro: tra queste, la gara d'appalto per la realizzazione di parcheggi e viabilità intorno alla Reggia di Venaria, alle porte di Torino (5,7 milioni) e i lavori per la sistemazione e il restauro dei Giardini di Palazzo Reale, nel capoluogo piemontese.
I reati contestati riguardano la turbativa nelle gare bandite dal Consorzio di valorizzazione della Venaria Reale o dalla Regione Piemonte; la truffa aggravata e il falso in atto pubblico per lavori in sibappalto relativi, questa volta, allo scavo e al movimento terra nel cantiere della nuova sede della Regione Piemonte; la frode in relazione a lavori su una strada provinciale e infine il reato di corruzione.

L'indagine, avviata dai Carabinieri della sezione di Polizia giudiziaria, sono state avviate a inizio 2011 e si sono concentrate sugli appalti per la ristrutturazione di edifici e spazi della reggia di Venaria. Un secondo filone di indagini ha invece coinvolto appalti per la ristrutturazione di immobili storici, banditi però dalla Regione Piemonte.

I primi commenti arrivano dall'attuale direttore della Venaria Reale Alberto Vanelli, che sottolinea la fiducia nell'azione della magistratura, ma esprime «amarezza e disagio per la vicenda, anche a nome – spiega – di tutti gli organi del Consorzio La Venaria Reale e del personale della Reggia». «Non posso – aggiunge Vanelli – che mantenere il massimo riserbo nel merito della vicenda, in quanto non sono ancora noti gli elementi di dettaglio dell'azione giudiziaria». E auspica che «Pernice possa fornire tutti i chiarimenti del caso, dimostrando la propria estraneità ai fatti contestati».

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