Nonni esportati in Polonia, lavori da 450 euro al mese. Le 10 (+1) crepe del modello tedesco
La Germania ha un governo più forte e meno soggetto a spallate e trabocchetti. L'economia è più solida e il popolo tedesco non si lamenta e non esterna le proprie debolezze. Ma siamo sicuri che il loro modello sia quello giusto per tutta l'Europa? Ecco le fratture, finanziarie e sociali, nascoste nella locomotiva di Frau Merkel
di Vito Lops e Luisanna Benfatto
9. Ha consolidato i conti in fase di espansione sforando i parametri di Maastricht
La Germania ha compiuto una serie di riforme fino al 2005 (tra cui quella del lavoro che ha introdotto i mini-job, riforma Hartz) che l'hanno resa più competitiva (non senza contraddizioni sociali come emerge da questo speciale sulle crepe del modello tedesco). Il tutto avveniva però in una fase di espansione economica generale e, allo stesso tempo, sforando i parametri di Maastricht senza pagare sanzioni. Un bel vantaggio, oggi difficilmente replicabile dagli altri Paesi ai quali vengono chieste riforme simili in un contesto però di recessione economica (innescando spirali recessive come evidenziato dagli errori sui calcoli del moltiplicatore fiscale) quando la razionalità macroeconomica porterebbe all'adozione di misure espansive.
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