Nonni esportati in Polonia, lavori da 450 euro al mese. Le 10 (+1) crepe del modello tedesco
La Germania ha un governo più forte e meno soggetto a spallate e trabocchetti. L'economia è più solida e il popolo tedesco non si lamenta e non esterna le proprie debolezze. Ma siamo sicuri che il loro modello sia quello giusto per tutta l'Europa? Ecco le fratture, finanziarie e sociali, nascoste nella locomotiva di Frau Merkel
di Vito Lops e Luisanna Benfatto
5. Effettua svalutazione competitiva sui partner dell'area euro
Se la Germania è in grado di esportare di più dei "partner" dell'area euro è anche perché, da un punto di vista tecnico, Berlino pratica indirettamente una svalutazione competitiva rispetto agli altri Paesi. In che modo? Generando meno inflazione. Qualche numero? Nei primi 13 anni di vita dell'euro la Germania ha generato un'inflazione del 25,5%. In pratica è come se un chilo di pane costasse 1 euro nel 1999 e 1,25 adesso. Nello stesso periodo di tempo l'Italia ha generato un'inflazione del 39%, 14 punti in più. Quindi quel chilo di pane che a parità di cambio costava 1 euro nel 1999 oggi in Italia costa 1,39 euro. Ed è anche per questo che all'Italia oggi risulta più difficile esportare. Peggiora il quadro se si considera l'inflazione di altri Paesi della periferia come Spagna (inflazione del 47%) e Grecia (43% ma partendo dal 2001, data in cui Atene è entrata nell'euro)
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