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Questo articolo è stato pubblicato il 08 ottobre 2013 alle ore 10:40.

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Global Teacher Status Index: poco rispetto per gli insegnanti in Italia - Leggere e far di conto: l'Italia maglia nera tra i Paesi Ocse

di Flavia Foradini

Che la professione di insegnante sia cruciale nello sviluppo culturale di una nazione, è un dato che numerosi studi internazionali danno come acquisito, sottolineandone la positività anche nella ricaduta economica, in termini di un potenziamento della competitività di un sistema Paese. Alcuni stati, fra cui la Finlandia e Singapore, hanno perciò deciso di reclutare i loro docenti fra i laureati più preparati.
Non è così ovunque, come evidenzia il nuovo Global Teacher Status Index, promosso dalla Fondazione Varkey Gems, che ha approfondito analogie e differenze nello status degli insegnanti di 21 Paesi, paragonandolo a quello di altre professioni, indagando livelli stipendiali e appetibilità in termini di carriera per i giovani.

A livello mondiale, risulta dal rapporto, sono gli insegnanti in Cina e Grecia a godere della maggiore considerazione, mentre i più bassi livelli di rispetto sono stati misurati in Israele, in Brasile, nella Repubblica Ceca, e in Italia, piazzata al quart'ultimo posto: nel nostro Paese, il 45% degli intervistati si dice convinto che gli studenti non rispettino i docenti, e solo il 30% consiglierebbe ad un nostro giovane di intraprendere la carriera scolastica. Ancora il 30% auspica una maggiore incisività nell'azione dei sindacati nella lotta per salari adeguati, che il 65% vorrebbe agganciati alla prestazione e non organizzati per fasce stipendiali.

Nella rosa dei Paesi europei, l'Italia è tuttavia al secondo posto virtuoso dopo la Finlandia nella capacità di un docente di influire nella vita dei propri studenti.
La maggior parte degli intervistati dei 21 Paesi concorda in generale sulla necessità di pagare di più i docenti, ad eccezione di Francia, Giappone e Stati Uniti, dove si auspicano salari più bassi.

"Con il Global Teacher Status Index pubblichiamo il primo studio in profondità sulla professione dell'insegnante e speriamo con ciò di incoraggiare nei ministeri e negli operatori competenti, una riflessione su come suscitare nello status degli insegnanti i cambiamenti più utili alle nuove generazioni e le modifiche che i docenti stessi meritano", ha detto Peter Dolton, professore di economia all'Università del Sussex e alla London School of Economics, coautore dello studio.

Oltre ad analisi e sintesi globali, il Rapporto presenta schede riepilogative per ogni Paese, comprensive di basilari indicatori socioeconomici e degli esiti degli studi internazionali PISA (sotto alla media per l'Italia) e TIMMS (allineati alla media solo per l'abilità della Lettura).

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