Viva l'Europa dei luoghi comuni! Ecco gli stereotipi con cui la vedono gli abitanti di ciascun paese
Che l'Unione Europea sia una chimera o poco più, è cosa nota e argomento di dibattito peraltro serissimo. Ma qualche volta ci si può ridere su. Ci ha provato Yanko Tsvetkov ha lanciato il progetto Alphadesigner Identity Report, che con umorismo e distacco ("Sono un umanoide che abita su un pianeta chiamato Terra") racconta il vecchio continente attraverso i pregiudizi e gli stereotipi che i diversi popoli incrociano. Per questo più che un Atlante delle nuvole (dal libro di David Mitchell al film con Tom Hanks), Yanko ha realizzato un Atlante dei pregiudizi, un po' per esorcizzare le differenze che ancora separano i popoli europei. E con la speranza, magari chissà, di ridurli il più possibile.
1. L'Europa dei luoghi comuni / vista da… Austria
Vista dagli austriaci, l'Europa appare una propaggine dell'Impero Austro-Ungarico: al centro il Quarto reich e nelle immediate vicinanze le "anime perse"; a est la "mafia orientale" a sud (Turchia) il Fast Food (causa kebab, probabilmente). Per gli austriaci i tedeschi sono "ladri di cultura" e i polacchi invece "ladri di auto", mentre gli spagnoli non sono altro che "contadini rumorosi". E se gli inglesi per i viennesi sono noti per la "horror cuisine", i francesi sono "ladri di pasticceria". Al nord la Norvegia vale un'aringa e la Finlandia una sauna, mentre la Danimarca è la terra delle sirenette. E gli italiani? Visti da Salisburgo e dintorni noi siamo la terra della "musica classica cattiva".
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