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Questo articolo è stato pubblicato il 08 ottobre 2013 alle ore 06:40.

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ROMA
Sgravi contributivi per le imprese che investono. Attraverso l'estensione del piano per l'assunzione dei giovani under 29 che viene reso strutturale. Insieme ad un abbattimento del l'Irpef per i lavoratori con i redditi più bassi.
Sono queste, a grandi linee, le misure illustrate ieri dal premier Enrico Letta, nell'incontro con i leader di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, convocati in preparazione della legge di stabilità che dovrà essere presentata il 15 ottobre in Europa. Il nodo è quello della disponibilità economica, Letta ha confermato che ci saranno tagli di spesa, e i leader sindacali sottolineano: dal premier «niente cifre, solo pagine bianche». Lapidario Angeletti: «la strada è in salita, percepiamo una certa vaghezza nel reperimento delle risorse, confidiamo che il messaggio sia stato chiaro e convincente». I sindacati si attendono dall'Esecutivo una reale svolta con la legge di stabilità, rispetto alle politiche recessive degli scorsi anni, e Susanna Camusso prima di varcare il portone di palazzo Chigi ha inviato un chiaro messaggio al presidente del Consiglio: «Immagino che ci dica qual é l'ipotesi su cui si sta muovendo il Governo – ha detto – se non erro mancano sette giorni alla presentazione della proposta di legge, ci dicano che intendono fare per garantire una destinazione fiscale significativa a lavoratori, pensionati, imprese e le scelte di politica industriale. Se non ci sono risposte in questa direzione reagiremo».
La questione fiscale dunque rappresenta per Cgil, Cisl e Uil la cartina da tornasole nei rapporti con l'Esecutivo, mentre cresce il malcontento tra i lavoratori e i pensionati che hanno fissato una riunione il 21 ottobre per decidere sulla mobilitazione. «Attendiamo ciò che abbiamo chiesto da mesi – spiega Bonanni –. Una svolta sulla politica fiscale perché sia rivolta quasi esclusivamente su lavoratori e pensionati che sono soggetti deboli obbligati a pagare molto più del dovuto. Abbiamo chiesto di restituirci i soldi. Chiediamo anche un taglio netto di tasse per chi investe o reinveste i propri utili al fine di spronare le assunzioni».
Al tempo stesso i sindacati sono consapevoli che la coperta è estremamente corta, le somme circolate in questi giorni appaiono insufficienti; si è parlato di 4-5 miliardi distribuiti a metà tra imprese e lavoratori che secondo calcoli della Cgil si trasformerebbero in circa 100 euro lordi se distibuiti tra tutti i lavoratori e pensionati, o in 250 euro se andranno ai soli lavoratori (ma per i sindacati vanno inclusi anche i pensionati). Il beneficio fiscale verrebbe poi distribuito ai lavoratori in un'unica tranche per avere un effetto maggiore. La strada che il Governo intende seguire è quella aperta questa estate con gli sgravi riconosciuti questa estate, attivati la scorsa settimana con il click day Inps, per le imprese che assumono a tempo indeterminato giovani fino a 2 anni o stabilizzano contratti a termine. Si ipotizza un allargamento della platea. Per le imprese, invece, l'abbattimento del costo del lavoro verrebbe operato attraverso sgravi sui contributi non previdenziali, probabilmente con un alleggerimento delle attuali aliquote Inail.

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