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Questo articolo è stato pubblicato il 15 ottobre 2013 alle ore 17:07.

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Il populismo è una minaccia per la stabilità in Europa: è quanto ha dichiarato il premier Enrico Letta in un'intervista al New York Times. Letta ha anche ribadito che il suo obiettivo è di muovere "dall'austerità alla crescita". "Stabilità" è la parola chiave sul fronte della politica interna e del bilancio. Il primo ministro preannuncia che la legge di stabilità manderà un segnale ai mercati: per la prima volta in cinque anni il debito dell'Italia scende.

Il rischio-populismo
A meno di otto mesi dalle elezioni europee, Letta afferma che l'ascesa del populismo minaccia la stabilità nel Continente e rischia di minare gli sforzi per costruire e rafforzare le istituzioni politiche e finanziarie dell'eurozona.
«Abbiamo il grosso rischio di avere il Parlamento europeo più "anti-europeo" che mai», dice Letta nell'ampia intervista rilasciata a Palazzo Chigi a Jim Yardley, nell'imminenza dell'incontro a Washington, giovedì, con il presidente Usa Barack Obama. I partiti tradizionali, pro-europei – precisa il premier italiano - dovranno vincere almeno il 70% dei seggi per evitare «una legislatura da incubo».

Letta definisce l'ascesa del populismo come «la principale questione sociale e politica europea: combattere contro il populismo è una missione oggi in Italia e negli altri Paesi».
Su Lampedusa, Letta ha anticipato che presto annuncerà i dettagli di un nuovo piano governativo per espandere i pattugliamenti in cielo e in mare nel Canale di Sicilia. «L'Italia lavorerà senza aspettare le decisioni europee», ha detto. «Sappiamo che a livello europeo è impossibile avere decisioni tempestive su queste questioni. Ma la gente sta morendo adesso».
Primo obiettivo: la stabilità politica
Rafforzato dall'avere sventato il tentativo di Silvio Berlusconi di far cadere il governo di coalizione, Letta, nota il Nyt, «è tornato alla stessa argomentazione sostenuta per salvare il governo»: l'Italia deve evitare l'instabilità politica non solo perché il Parlamento possa varare importanti riforme politiche ma anche perché i tassi sul debito salgono a ogni crisi politica. Tassi d'interesse più bassi potrebbero liberare 15 miliardi di euro che servirebbero a mantenere le promesse di tagli fiscali sul costo del lavoro.

«La stabilità politica è decisiva», ha detto Letta, che ha rilasciato l'intervista in inglese. «Qualcuno mi ha criticato, dicendo che sono solo parole. Non sono parole, sono soldi».
Letta ha definito «il recente sconvolgimento politico in Italia», così come lo «stallo negli Usa e i vari scontri politici in Europa» come parte di un più ampio processo in cui «la governance sta fallendo in alcune democrazie, allontanando gli elettori e facendo comparire movimenti populisti di ogni sorta».

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